di Flavio Fioravanti
Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha criticato apertamente l’atteggiamento di Beppe Grillo, evidenziando come la questione non sia un contrasto personale, ma una discussione fondamentale per la comunità del M5s. “Non è una questione Grillo-Conte, ma una questione Grillo-comunità che vuole discutere”, ha affermato Conte, sottolineando che il cuore del problema è un principio “politico e giuridico” che va oltre le singole personalità.
Conte ha poi ribadito la sua posizione netta: “Io non accetterò mai di vivere in una comunità in cui c’è un soggetto sopraelevato rispetto alla comunità stessa. È un principio antidemocratico”. L’ex premier si è detto sorpreso dall’atteggiamento di Grillo, che in passato aveva promosso l’idea di una “democrazia dal basso” e ora sembra allontanarsi da quel modello. “Se passa questo principio, io non potrei esserci”, ha aggiunto con fermezza.
Parlando delle modifiche interne al movimento, Conte ha ricordato che “il simbolo è già cambiato più volte nella storia del movimento”, facendo riferimento alla recente aggiunta della parola “pace”. Sul tema del doppio mandato, Conte ha dichiarato: “Si sono inventati, con Grillo compiacente, il mandato zero e io non c’ero”. Tuttavia, ha precisato che il dibattito è ancora aperto: “Se alla fine del processo si decide che il simbolo è identico, a me va benissimo, alle 5 stelle io sono affezionato”.
Quando gli è stato chiesto se il M5s possa esistere senza Grillo, Conte ha risposto categoricamente: “No, no, vi prego, è una prospettiva a cui non abbiamo mai pensato e che mi sorprenderebbe tanto. Sarebbe una contraddizione”. Tuttavia, ha ammesso che dopo le recenti dichiarazioni “non ci siamo più sentiti, non mi ha più chiamato”.
Conte ha inoltre espresso forti critiche a Matteo Renzi, dichiarando: “È il popolo italiano che non si fida più di Renzi. Noi mai potremo lavorare con Renzi e costruire un progetto con lui”. Rispondendo a una domanda sull’alleanza con il Pd di Elly Schlein, ha detto: “Avremo modo di parlarne sicuramente. Noi con Pd e Avs stiamo lavorando, ma un progetto alternativo non puoi farlo con persone che contaminano”.
Sulla questione del “campo largo”, Conte ha precisato: “Questo campo deve essere coeso, loro hanno fatto il Jobs Act e sono contro il salario minimo, contro il reddito di cittadinanza. Noi siamo in politica per contrastare l’affarismo”, ha concluso riferendosi ancora a Renzi e alle sue posizioni.