Quanto sta accadendo a Los Angeles, California e, in maniera meno evidente, negli altri Stati Uniti d’America, non può essere considerato alla stregua di una folata di vento forte, levatasi dove un minuto prima non se ne avvertiva nemmeno un alito. Tenuti strategicamente in ombra da una copertura opaca – in tutti i sensi – le tensioni razziali in quella parte meridionale degli States si stavano trascinando da anni, per arrivare a questi giorni, divenendo sempre più violente. Così il mondo sta prendendo atto che, soprattutto a Los Angeles, impazza una vera e propria azione di guerra, questa volta civile, ma anche a Miami, nella vicina Florida, la situazione non é molto diversa, cosi come a San Francisco e altre città insistono verso sud. È bene ritornare con la mente a qualche anno addietro per tentare di capire come si sia acceso quel falò, ovvero si sia alimentata sempre più la continua rabbia sociale di quelle popolazioni, ospitanti e pretendenti ospiti, tendendo a protendersi verso il resto del mondo. Risulta di volta in volta più o meno vivo a seconda di quale sia il combustibile che alimenta le fiamme.
Al momento sembra che il fenomeno in California possa trovare la sua origine condensata in una sola domanda dei latinos che potrebbero rivolgere a Trump e ai suoi collaboratori: “perché non dovremmo poter essere qui, negli USA, stante la vicenda che non è in atto alcun conflitto – di qualsiasi genere – tra i governi locali e quello americano ?” È da questo step che prende il via il proposito di vederci chiaro dovunque si manifestino fatti simili sul Pianeta. È credibile che a mettere in piedi ragionamenti pertinenti al riguardo, basti riferirsi anche a una e solo a una deduziome: se l’America non fosse stata scoperta e quindi colonizzata, da emigranti di tutto il mondo, al posto della Prima Potenza in assoluto, cosa ci sarebbe ? È poco proficuo il tentativo che vedrebbe una costruzione teorica ex post, tempo addietro scartata in quanto non in linea con le scuole di pensiero dell’epoca. Si può provare a ragionare ex adverso, quanto meno per cercare di individuare il masso che ha fatto inciampare il cavallo della storia. Quindi, ragionando al contrario, la domanda immediata sarebbe: se, nei tempi che furono, non si fossero potuti verificare quelli che ancora oggi sono definiti “esodi biblici”, quale percorso avrebbe imboccato la popolazione in generale ? Se non bastasse, iniziando il ragionamento a rovescio, il genere umano, negli anni, come sarebbe progredito e, insieme, come sarebbe evoluto geneticamente, fino a giungere a uno standard ricorrente, che fa distinguere un caucasico da un centroafricano e via discorrerendo ? Ancora una volta invece, un paese come l’America, che dalla sua scoperta ha accettato, quali ospiti paganti, disperati provenienti, negli ultimi due secoli, da ogni angolo del pianeta, vorrebbe seguire la logica dominante. Suo malgrado, il presidente Trump dovrà , affrontare l’emergenza attuale ancora volta per volta, inviando armi più che moderne sulle varie zone dove si combatte. È inevitabile che ci saranno morti, feriti e danni ancora più numerosi di qualche tempo fa. La falla di tale costruzione teorica si va evidenziando sempre più con episodi nuovi. Continuando a crescere la necessità di aiutare a migliorare la qualità di vita delle popolazioni in oggetto, la direzione potrá esserese una sola. Se le guerre pronte a scoppiare non verranno fermate per tempo, cioè prima che sia veramente troppo tardi, difficilmente sarà concesso a quanti detengono il potere, di giocare un’altra mano. I futurologi, specie se in occasione di dibattiti pubblici sugli episodi appena citati, preferiranno esternarsi sull’atten dibilità delle previsioni del tempo.