Bergamo, 4 giugno 2025.
Un’ondata di commozione ha travolto il mondo dello spettacolo e la sua amata Bergamo, città nella quale vivo da diversi anni.

Oggi ci ha lasciati Pietro Ghislandi, all’età di 68 anni. Non solo un poliedrico artista e attore, comico, ventriloquo e musicista ma, anche e sopratutto una persona di rara bontà e sensibilità, la cui presenza illuminava ogni ambiente.

“La foto che ritrae me, Daniela e Pietro è un bellissimo ricordo” Era una serata trascorsa diversi anni fa a Bergamo per un grande evento nel mondo dell’arte, della cultura e della Musica e con diversi artisti e ospiti importanti, organizzato da Daniela Rodini & Partners
Nato a Comun Nuovo, nella provincia bergamasca che tanto amava, il 19 aprile 1957, Pietro Ghislandi ha saputo conquistare il pubblico con la sua arte e la sua profonda umanità. Ha mosso i primi passi nel mondo dello spettacolo come mimo e ventriloquo, raggiungendo una notevole popolarità grazie al suo inseparabile Pupazzo Sergio, diventato un’icona del suo talento unico. La sua carriera televisiva è decollata rapidamente, portandolo a essere una presenza fissa in programmi di grande successo. È stato al fianco di Pippo Baudo in “Fantastico 7” negli anni ’80, per poi approdare a “Striscia la Notizia“, dove i suoi sketch comici e satirici sono diventati un appuntamento fisso e apprezzato, capaci di strappare sorrisi e indurre alla riflessione.
Il suo talento non si è limitato al piccolo schermo. Pietro è stato un attore cinematografico prolifico, capace di affrontare con eguale maestria ruoli sia comici che drammatici. Ha brillato in film come “Soldati, 365 all’alba” di Marco Risi, una performance che gli valse unanime riconoscimento, e ha lasciato il segno in diverse pellicole di Leonardo Pieraccioni, tra cui “Il principe e il pirata“, “Il paradiso all’improvviso“, “Ti amo in tutte le lingue del mondo” e “Il professor Cenerentolo“.
Le sue apparizioni si estendono anche a fiction Rai di successo come “Walter Chiari” “fino all’ultima risata” e “Anita Garibaldi“.

Negli ultimi anni, GHISLANDI ha continuato a dimostrare la sua incredibile versatilità, vestendo i panni del celebre Zio Fester nello spot pubblicitario Unieuro, un ruolo che gli ha valso un importante riconoscimento nel 2020.
La sua voce inconfondibile e la sua arte spaziavano anche nel mondo del doppiaggio e dell’animazione, con prestigiose collaborazioni, inclusa quella con il maestro Bruno Bozzetto.

Pietro Ghislandi non era solo un artista di talento, ma un uomo che con la sua autenticità e la sua innata sensibilità ha saputo creare un legame profondo con il suo pubblico. Le sue canzoni comiche e parodistiche, come la celebre “Pòta Dance“, erano un inno alla sua terra e alla sua gente, espressione della sua profonda connessione con le sue radici.

La sua scomparsa lascia un grande vuoto nel panorama artistico italiano, ma il ricordo del suo sorriso gentile, la sua ironia intelligente e la sua profonda umanità rimarranno vivi nel cuore di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di apprezzare il suo straordinario talento.
(Fonte Foto: pagina ufficiale, Pietro Ghislandi) https://www.facebook.com/share/19Kfgwei3U/
Ciao Pietro.
La tua Bergamo ti ricorderà sempre e con grande affetto tutti noi.









