Il 16 marzo 1978 , in via Fani a Roma, avvenne il tragico rapimento di Aldo Moro , Presidente della Democrazia Cristiana, da parte delle Brigate Rosse, un gruppo terroristico di estrema sinistra, mentre si recava in Parlamento . Durante l’attacco, i cinque uomini della sua scorta persero la vita. Questo evento segnò profondamente la storia italiana, lasciando un’eredità di riflessione sulla democrazia e la lotta al terrorismo. La fine del Rapimento, culminò con l’uccisione di Moro dopo 55 giorni di prigionia. Aldo Moro è ricordato come un uomo di dialogo e un simbolo di impegno politico e morale. Ogni anno, questa data viene commemorata per ricordare non solo la figura di Moro, ma anche il sacrificio degli uomini della sua scorta. Le cerimonie di commemorazione si svolgono in diverse città italiane, con la partecipazione di autorità e cittadini, per riflettere sull’importanza della democrazia e della memoria storica.
Chi era Aldo MORO
Aldo Moro 1916–1978 è stato uno dei più importanti statisti italiani del dopoguerra, noto per il suo ruolo di leader della Democrazia Cristiana (DC) e per il suo contributo alla politica italiana. Nato a Maglie, in Puglia, Moro era un professore di diritto e un politico di grande rilievo.
Carriera Politica
– Primo Ministro : Ha ricoperto il ruolo di Presidente del Consiglio in cinque mandati, dal 1963 al 1968 e dal 1974 al 1976. Durante il suo governo, ha promosso riforme sociali ed economiche significative.
– Ministro degli Esteri e della Giustizia : Ha ricoperto diversi incarichi ministeriali, tra cui quello di Ministro degli Esteri e Ministro della Giustizia.
– Compromesso Storico : È noto per aver cercato di avvicinare la Democrazia Cristiana al Partito Comunista Italiano, un’iniziativa nota come “Compromesso Storico”, che mirava a stabilizzare la politica italiana.
