Civita di Bagnoregio, uno dei posti più belli della Regione Lazio
Affascinante e suggestivo, il piccolo borgo si trova nella Regione Lazio, in provincia di Viterbo e più precisamente nel territorio della Tuscia, Bagnoregio è un luogo di una bellezza struggente, impossibile non restare a bocca aperta davanti allo scenario, quasi surreale, della cittadina che si erge come un isolotto di tufo in mezzo al mare dei calanchi.
La ragione per cui è famoso in tutto il mondo è la collina argillosa sulla quale nasce Civita di Bagnoregio, subisce da secoli una fortissima erosione dovuta ai fenomeni atmosferici e si sgretola in maniera lenta ed inesorabile; il paese è oggi quasi totalmente disabitato e vi si può accedere solamente per mezzo di una unica strada realizzata in cemento, collegata alla terraferma solo da uno stretto e ripidissimo viadotto pedonale di 300 metri che conduce alla Porta di Santa Maria, unico accesso al borgo, con le sue splendide decorazioni di leoni che schiacciano alcune figure umane, rappresentando il simbolo di Bagnoregio. L’ingresso a Civita di Bagnoregio costa 5 euro, i visitatori devono pagare una piccola tassa di entrata che permette all’amministrazione comunale di compiere i lavori di restauro, stabilizzazione e mantenere visitabile il borgo. Questo borgo da favola sembra essere sospeso tra mito e storia, un luogo magico e mistico con case antiche che sorgono attorno ad una piazza principale, dove sorge la Chiesa di San Donato, costruita sul sito di un antichissimo tempio etrusco, venne eretta nel V secolo.
Degno di nota è lo stupendo portale centrale realizzato nella prima metà del’500. Molto interessanti anche le opere d’arte presenti all’interno, fra cui un ciclo di affreschi di artisti della scuola del Perugino ed un crocifisso ligneo del 1400. Una volta entrati nell’anima del borgo, semi disabitato, si respira un’atmosfera tranquilla, passeggiando tra le sue piccole stradine è facile imbattersi in testimonianze etrusche, romane, medioevale e rinascimentali. La storia di questa piccola realtà affonda le sue radici in epoca etrusca, quando un popolo misterioso aveva colonizzato molte aree del Centro Italia, diventando poi una vivace “civitas” in età romana. Per tanti secoli gli abitanti di questo posto hanno dovuto lottare contro l’erosione e le frane che progressivamente limitavano l’area del centro storico e realizzare sempre nuove vie d’accesso alla cittadina, come il Bucaione – il tunnel d’accesso scavato direttamente nella roccia sedimentaria del monte. L’aspetto attuale del borgo risale alla fine del Medioevo e da allora è rimasto quasi intatto, donando a questo luogo l’aura affascinante di un luogo dove il tempo si è fermato.
Il centro storico è di per sé un’attrazione, con il suo fascino incredibile, il paese ha ricevuto negli anni molti riconoscimenti a livello turistico, fra cui l’inserimento nel Club dei Borghi più Belli d’Italia. Per vedere il meglio di questa località si possono visitare i palazzi nobiliari dei Colesanti, dei Bocca e degli Alemani costruiti dalle importanti famiglie del viterbese nel corso del Rinascimento. All’interno di Palazzo degli Alemanni si può visitare il Museo geologico e delle frane, una interessante istituzione museale che riunisce una vasta gamma di discipline: geologia, sismologia, archeologia, illustra il particolare rapporto tra Civita e il suo territorio, con una grande attenzione al tema del dissesto idrogeologico. Uno dei punti più spettacolari del centro di Civita di Bagnoregio è il Belvedere, una piazzetta affacciata direttamente sullo strapiombo dei calanchi a Nord del paese, da dove si può ammirare una meravigliosa vista su tutta la Valle di Calanchi.
Bagnoregio: e il suo enigmatico soprannome: “La città che muore”…
Perché “la città che muore”?… gli è stato dato questo macabro soprannome in quanto poggia su uno sperone di tufo che, a causa di una costante erosione, rischiava in passato di far scomparire lentamente la città. Per fortuna però, grazie alle importanti opere di sostegno alla rupe dove sorge il borgo, Civita di Bagnoregio sta lentamente lasciando alle spalle i suoi trascorsi di “borgo fantasma “, tornando pian piano a vivere.
Fra le principali attrattive c’è la Grotta di San Bonaventura, che è sicuramente un simbolo della città di Civita di Bagnoregio ed il luogo dove, secondo una storia mitica, sarebbe avvenuta la guarigione miracolosa di un bambino – il piccolo San Bonaventura – per mano di San Francesco, che soggiornò in questa grotta per alcuni giorni mentre assisteva il bambino. Secondo l’antica leggenda, avvenuta la guarigione, San Francesco si rivolse al bambino dicendogli “Bona Ventura”, ed il pargolo una volta arrivato ad età adulta, entrò nell’ordine dei francescani con il nome di Bonaventura. Il santo fu un cardinale, filosofo e teologo. La grotta, antica tomba etrusca è aperta ai turisti per una visita.
Borgo di Bagnoregio ospita un importante festival dedicato al cinema che ogni anno nel mese di Giugno si tiene in uno scenario da favola con un mix fra fotografia, arte, musica, montaggio e scrittura, con incontri d’autore, proiezione e spettacoli itineranti per le viuzze e le piazzette del paese. Sicuramente il Civita cinema è una occasione imperdibile per scoprire il borgo sotto un’altro aspetto. A Luglio ed Agosto, un’altra iniziativa che si svolge ed anima per un mese intero il borgo di Civita di Bagnoregio con musica, teatro e cultura, con eventi ed iniziative di grande livello, rappresentazioni teatrali, concerti e incontri è Civit’Arte.
E poi, per finire, il famosissimo Presepe Vivente di Civita di Bagnoregio, forse l’evento più suggestivo della città che muore. Nei giorni del 26 e 30 Dicembre e 1,6, e 7 Gennaio, il borgo si trasforma in un antico presepe animato da personaggi reali ed animati.
Bagnoregio ci presenta i suoi prodotti tipici culinari:
Sebbene oggi risiedano a Civita di Bagnoregio solo pochi abitanti, nel suo centro si possono trovare alcune ottime trattorie e osterie dove poter assaggiare i Prodotti Tipici del posto, e lasciarsi ammaliare da questo incredibile borgo. I Prodotti Tipici di Civita di Bagnoregio risentono molto dell’influenza umbra e della Tuscia.
Intorno al borgo si estendono grandi pascoli da cui provengono squisiti formaggi pecorini, dalla grande valle del Tevere e da dolci colline, dove si estendo pregiati vigneti da cui si producono eccellenti vini DOC, IGO e IGT.
Il territorio arricchisce i prodotti tipici di Civita di Bagnoregio con i secolari oliveti da cui si ottiene un eccellente Olio Extra Vergine di oliva. Tra le specialità culinarie del posto possiamo nominare: i “piciarelli al tartufo” – tipica pasta di acqua e farina a mano, simile agli spaghetti; in questa ricetta in particolare vengono conditi con tartufo nero locale e rappresenta un primo piatto particolarmente apprezzato dai turisti in visita a Civita. Un altro piatto tipico è il “pollo alla civitonica”- una variante del pollo alla cacciatora, fatta con pomodoro e olive taggiasche, dopo aver cotto un soffritto con varie verdure ed erbe aromatiche. Come dolce: i “tisichelli” – sono una delle ricette tipiche di Bagnoregio e di tutto il territorio circostante; dolci piccoli e sottili, gustosi di una dolcezza rustica.
Abbiamo esplorato un altro posto sensazionale che ci ha regalato una bellissima esperienza; abbiamo imparato la sua storia, la sua arte, cultura, le sue tradizioni, abbiamo assaggiato i suoi golosissimi piatti tipici, e tanto tanto altro… questo posto meraviglioso è : Civita di Bagnoregio!
PREPARATE LE VOSTRE VALIGIE E BUON VIAGGIO A TUTTI VOI!