Bara bianca per Sharon Verzeni, la 33enne uccisa a coltellate in strada nella notte tra lunedì e martedì scorso a Terno d’Isola, nella Bergamasca, dove viveva con il compagno. Familiari, amici e conoscenti si sono riuniti per i funerali nella chiesa di San Vittore a Bottanuco, sempre in provincia di Bergamo, dove la donna è nata e cresciuta. La bara, sopra la quale è stata apposta una corona di fiori bianchi e rossi, è stata portata all’interno poco dopo le 10, mentre i familiari l’hanno raggiunta evitando giornalisti e telecamere.
Negozi chiusi e bandiere a mezz’asta sul palazzo del Comune, che per oggi ha proclamato il lutto cittadino. “Un angelo è volato in cielo”, recita il manifesto funebre all’ingresso della chiesa. “La tua gioia e il tuo dolce sorriso saranno sempre nel nostro cuore. Sicuri che ci rivedremo”. “Ho un’idea sull’assassino? Sì”. Sono queste le parole di Bruno Verzeni, il padre di Sharon Verzeni, la 33enne uccisa con 4 coltellate nella notte tra lunedì 29 e martedì 30 luglio mentre camminava a Terno d’Isola (Bergamo), dove da tre anni viveva con il compagno. “Non ci interessa tanto il processo – ha detto l’uomo -, a me interessa di mia figlia. Poi la giustizia faccia il suo corso”. Il funerale si è tenuto questo sabato 3 agosto alle 10 nella chiesa di Bottanuco, suo paese d’origine.
Seduti nei primi posti nella navata opposta i sindaci di Terno d’Isola e Bottanuco, Gianluca Sala e Rossano Pirola, con la fascia tricolore. Il feretro di Sharon è stato riportato ieri (venerdì 2 agosto) nella casa dei genitori dopo il nulla osta della Procura di Bergamo al termine dell’autopsia all’ospedale Papa Giovanni XXIII. Sulla bara della giovane, costruita con un legno molto chiaro, sono state poste una sua foto e una corona di rose bianche e rosse.