Più si avvicina la data degli esami di Maturità ed il fine Semestre Universitario, più il fenomeno delle scorciatoie per diplomi e lauree facili solleva preoccupazioni in Italia, soprattutto per il suo impatto sulla meritocrazia e sulla qualità dell’istruzione. Secondo alcune inchieste, migliaia di studenti si trasferiscono in Istituti Paritari per evitare obblighi di frequenza e ottenere diplomi con meno sforzo. Questi istituti, spesso concentrati in Regioni come Campania, Lazio e Sicilia, rilasciano diplomi sospetti, alimentando un mercato che vale milioni di euro. Anche il Sistema Universitario è coinvolto, con un aumento di iscrizioni in Atenei privi di infrastrutture adeguate, come biblioteche e laboratori, le così definite “Università telematiche”.
L’abbassamento dei livelli di istruzione, la fuga di giovani talenti all’estero e l’analfabetismo di ritorno sono tra le conseguenze più gravi. Il Ministero dell’Istruzione ha promesso di intensificare i controlli e avviare ispezioni per contrastare il fenomeno. Tuttavia, il problema se prima sembrava, ora è radicato e richiede un cambiamento culturale oltre che istituzionale, ma avverrà?