Nella città di Caivano, un incendio che si è accidentally scatenato in una abitazione ha portato alla scoperta di una vasta serra di marijuana clandestina, portando all’arresto del proprietario dell’immobile. L’episodio ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine e ha sollevato nuovamente l’attenzione sui problemi legati alla presenza di coltivazioni illegali di droga in alcune aree della provincia.
L’incendio si è verificato nel pomeriggio di un giorno di settimane recenti e, immediatamente, ha fatto scattare i soccorsi. I vigili del fuoco intervenuti sul posto sono riusciti a domare le fiamme, che hanno causato danni significativi all’immobile. Durante le operazioni di spegnimento, i pompieri hanno individuato materiali e apparecchiature sospette che hanno indotto i investigatori a sospettare la presenza di attività illecite all’interno della casa.
Gli agenti della squadra investigativa, allertati dall’intervento dei vigili del fuoco, si sono recati sul luogo appena l’incendio è stato domato. La perquisizione ha portato alla scoperta di una serra clandestina autoricostruita all’interno di uno degli ambienti della casa. La serra era attrezzata con sistemi di illuminazione potente, elementi di riscaldamento e sistemi di ventilazione, tutti indicativi di una coltivazione intensiva di marijuana destinata alla vendita illegale.
La piantagione, composta da numerose piante di marijuana in fase di crescita e pronta al raccolto, è stata sequestrata dagli agenti. La scoperta ha confermato i sospetti iniziali e ha portato all’arresto immediato del proprietario dell’immobile, un uomo di circa 40 anni con precedenti penali. L’uomo è stato tradotto nel carcere di Napoli con l’accusa di produzione e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Le indagini continuano per raccogliere ulteriori elementi che possano portare a eventuali complici o ad altre attività illecite collegate. La presenza della serra illegale nel territorio di Caivano rappresenta un segnale preoccupante riguardo alla diffusione di coltivazioni di droga in aree residenziali, spesso difficili da monitorare in modo continuo. La lotta contro il traffico di sostanze stupefacenti rimane una priorità delle forze dell’ordine, che intensificano i controlli in queste zone per prevenire fenomeni simili in futuro.
Il caso ha suscitato anche alcune reazioni nella comunità locale, con residenti che si sono detti preoccupati per la presenza di attività illegali a poca distanza dai quartieri abitati. Le autorità continuano a invitare i cittadini a collaborare fornendo eventuali informazioni utili per contrastare questo tipo di crimini. La scoperta e l’arresto rappresentano un importante successo nella battaglia contro il traffico di droga, anche se evidenziano la necessità di maggiori controlli e di politiche di repressione più efficaci in zone dove la criminalità si insinua tra le mura domestiche.
