Il nuovo Maximall Pompei, inaugurato da appena un mese, sta già facendo parlare di sé, ma non solo per la sua offerta commerciale e di intrattenimento. Ogni sabato, domenica e festivo, la zona circostante il centro commerciale si trasforma in un vero e proprio inferno per residenti, commercianti e fedeli. Tra traffico paralizzato, sosta selvaggia e disagi senza fine, chi vive o frequenta l’area si trova sempre più spesso “barricato in casa” o impossibilitato a raggiungere i luoghi di culto. Con oltre 5mila posti auto a disposizione, il Maximall Pompei si presenta come un polo di attrazione non solo per l’intera Campania, ma anche per visitatori provenienti da fuori regione. Tuttavia, questi numeri non sono sufficienti a contenere la massa di veicoli che affolla la zona durante i fine settimana. I residenti di Torre Annunziata, in particolare coloro che abitano nelle immediate vicinanze del complesso, si trovano prigionieri di un caos senza precedenti: automobili parcheggiate ovunque, persino davanti alle porte d’ingresso delle abitazioni.
La situazione è ancora più critica su via Plinio, dove le macchine occupano marciapiedi e aiuole, rendendo impossibile il passaggio pedonale. Anche in piazza Imbriani, gli spazi destinati alla sosta regolamentata sono costantemente invasi, con veicoli che ostruiscono l’accesso alla chiesa di Sant’Alfonso. Per i fedeli, soprattutto gli anziani e le persone con difficoltà motorie, raggiungere la chiesa per partecipare alla messa è diventata una vera e propria impresa. A testimoniare l’entità del disagio è il parroco don Nando Ciani Passeri, che da oltre vent’anni celebra in zona. Di fronte all’impossibilità di garantire l’accesso ai fedeli, don Nando si è visto costretto a considerare soluzioni drastiche: «Probabilmente mi vedrò costretto a cancellare la messa del pomeriggio. Ne ho già parlato con il vescovo», ha dichiarato il sacerdote, sottolineando come il problema non sia più sostenibile.
Anche i commercianti locali sono sul piede di guerra. Il traffico e la sosta selvaggia disincentivano i clienti a recarsi nei negozi della zona, penalizzando le attività già messe alla prova dalla concorrenza del nuovo centro commerciale. Mentre i residenti chiedono interventi immediati, come il potenziamento dei controlli e soluzioni per la gestione del traffico, la situazione continua a peggiorare. L’amministrazione locale e le autorità sono chiamate a rispondere a una crisi che non può più essere ignorata. La domanda è chiara: quanto ancora la comunità torrese dovrà sopportare questa emergenza? Tra parcheggi insufficienti, viabilità al collasso e tensioni crescenti, la vicenda del Maximall Pompei mette in luce una problematica che va ben oltre il semplice shopping: la necessità di pianificazione e dialogo tra sviluppo economico e vivibilità. Riusciranno le autorità a riportare la pace in una zona che oggi vive nel caos?
