Prosegue l’intensa attività di prevenzione e repressione degli illeciti ambientali da parte del Nucleo di Polizia Locale di Capaccio, sotto il coordinamento della Comandante Clelia Saviano. Un nuovo blitz, scattato alle prime luci dell’alba di ieri, ha consentito di accertare una serie di gravi violazioni a carico di tre persone, che spaziano dall’inquinamento ambientale al maltrattamento di animali alla detenzione illegale di armi da fuoco.

L’operazione, partita dal ritrovamento di reflui zootecnici in un fosso canale ha consentito al personale del Nucleo di Polizia Locale, supportato da tecnici del Nucleo Guardie Giurate Ambientali Accademia Kronos APS e da funzionari regionali del Parco Regionale del fiume Sarno, di poter condurre un’accurata ispezione del centro aziendale di una azienda zootecnica. L’ispezione ha accertato che l’imprenditore smaltiva illecitamente su suolo i reflui provenienti dall’intera struttura, inclusi i locali destinati a sala mungitura e sala refrigerazione del latte causando un diffuso fenomeno di inquinamento del suolo. Grazie all’ausilio della fluoresceina, gli agenti hanno infatti documentato la presenza di condotte interrate utilizzate per lo smaltimento illecito dei reflui nelle canalizzazioni esterne all’azienda. Durante l’ispezione, l’attenzione degli agenti è stata attratta dalla presenza di alcuni cani tenuti in condizioni igienico-sanitarie estremamente precarie. Un controllo più approfondito ha rivelato la scoperta più grave: un cane femmina di razza maremmana trovato in evidente stato di abbandono, rinchiuso in un ripostiglio colmo di rifiuti, con un arto fratturato. L’animale quasi immobile a causa di fratture agli arti, è stato prontamente idratato ed alimentato dalle Guardie Giurate AK poichè da tempo rinchiuso senza acqua né cibo. È stato richiesto l’immediato supporto del Servizio Veterinario di Capaccio Paestum, coordinato dal dottor Masiello, il quale ha confermato le gravi condizioni del cane e quindi gli estremi per un esposto per il reato di maltrattamento. Il dottor Masiello ha inoltre esteso il controllo ai capi bufalini detenuti dall’imprenditore, riscontrando anch’essi in pessime condizioni igieniche.

L’ispezione dell’ASL ha poi evidenziato che le sale mungitrici erano obsolete, inadeguate e prive di ogni requisito igienico sanitario circostanza che unitamente alla impossibilità di refrigerare il latte, non consentiva di poter commercializzare il latte. Nel corso dell’attività ispettiva, gli agenti hanno ispezionando altri locali aziendali, rinvenivano un fucile calibro 8 occultato e non dichiarato, per il quale nessuno dei titolari e conduttori era in grado di fornire spiegazioni sulla detenzione. Al termine dell’operazione, valutati i reati accertati, la Polizia Locale ha proceduto al sequestro dell’intero centro aziendale, per una superficie complessiva di 7800 metri quadrati. È stato inoltre sequestrato il fucile per detenzione illecita. Sono state contestate numerose violazioni all’articolo 256 del D.L.vo 152/2006 e all’articolo 256 bis, a causa del rinvenimento di ingenti quantitativi di rifiuti abbandonati e successivamente dati alle fiamme. Infine, è stato contestato il reato di cui all’articolo 544 ter del Codice Penale per il maltrattamento del cane maremmano, rinchiuso in un locale angusto e sporco, con un arto fratturato e che aveva da poco partorito.
Questa operazione si inserisce in un più ampio ventaglio di interventi condotti dalla Polizia Locale a tutela ambientale del territorio di Capaccio Paestum, con l’obiettivo di proseguire a tappeto l’attività di controllo su tutto il comprensorio.