29/04/25 – Mentre i Novendiali sono in corso, il Conclave è alle porte. Le celebrazioni (per nove giorni consecutivi) della messa in suffragio del Pontefice defunto, dureranno fino al 4 maggio 2025, per poi lasciare spazio alla tanto attesa riunione dei cardinali elettori il 7 maggio 2025.
Giorno dopo giorno i cardinali provenienti da ogni parte del mondo stanno raggiungendo Roma. Ma nell’attesa, come si stanno preparando al Conclave? A raccontarlo è l’arcivescovo in pensione, Anselmo Guido Pecorari, 79 anni, mantovano, intervistato dal Corriere della Sera durante una pausa al Caffè dei Papi.
A Casa Santa Marta, la stessa residenza dove Papa Francesco ha vissuto fino al suo ultimo giorno, gli ospiti «Parlano, si conoscono, si annusano tra di loro e piano piano cominciano a tracciare l’identikit di quello che sarà il prossimo pontefice dopo Francesco». Poi, Pecorari mette in guardia: «Vi assicuro che è meglio farlo parlando al ristorante piuttosto che a Santa Marta: fuori a tavola, infatti, si può stare più tranquilli e soprattutto lontani da orecchie indiscrete. L’unico problema è finire la cena prima delle 22.30 sennò poi all’ingresso petriano bisogna chiedere il permesso alle guardie svizzere per rientrare».
L’arcivescovo Pecorari racconta un aneddoto al quanto bizzarro, senza fare nomi ovviamente «perché è un mio caro amico» dice.
Consapevole che a Santa Marta anche i muri hanno le orecchie un cardinale straniero ha scelto di confrontarsi con i suoi colleghi, organizzando una “riunione” nella sua stanza e da bravo padrone di casa ha offerto da bere ai suoi ospiti, non considerando un aspetto: «Pensava fosse tutto gratis ha invitato in stanza un po’ di colleghi per chiacchierare dopo cena e così presto hanno finito tutti i liquori mignon del frigo-bar.
Più che al conclave i cardinali credevano di stare ad un roon party si vede che un buon bicchierino apre meglio il cuore e la mente al signore .
