Un vero e proprio colpo al narcotraffico locale è stato messo a segno nella mattinata del 4 novembre 2025 dai militari della Tenenza Carabinieri di Arzano: all’interno di una Lancia Y abbandonata lungo la via Francesco Caracciolo a Casavatore, con il motore acceso e in piena carreggiata, sono stati ritrovati oltre 110 chilogrammi di hashish confezionati in cinque grossi borsoni.
L’intervento è scattato grazie all’attenzione dei militari che hanno notato l’autovettura in condizioni anomale: ferma con il motore in funzione e nessun occupante all’interno. Avvicinandosi, hanno rinvenuto i voluminosi borsoni sistemati nell’abitacolo. All’apertura, la scoperta di centinaia di panetti di hashish, già pronti per lo spaccio.
La scena all’apparenza semplice nasconde però una complessità investigativa rilevante: il carico – stimato in oltre un quintale – rappresenta una delle partite più ingenti di stupefacente sequestrate quest’anno nella provincia di Napoli. Gli investigatori indagano ora per risalire al proprietario dell’auto, al soggetto che ha affidato il carico e all’eventuale rete di distribuzione cui era destinato.
La scelta della via centrale di Casavatore, la macchina lasciata accesa e prontamente parcheggiata in piena via, suggerisce due possibilità: un carico in attesa di ritiro oppure un trasporto imminente che però è saltato per motivi ancora da chiarire. Gli inquirenti valutano la presenza di collaboratori o complici nei territori limitrofi, e stanno esaminando i sistemi di comunicazione, i luoghi di deposito e le modalità usate per lo stoccaggio e lo smistamento della sostanza.
Il valore del sequestro è notevole: oltre ai 110 kg di hashish, confezionati e pronti per la distribuzione, si configura un danno potenziale al mercato illecito che può essere stimato in centinaia di migliaia di euro. Il blitz dimostra ancora una volta come il traffico di stupefacenti nella provincia napoletana miri a quantitativi importanti, utilizzando “stazioni” temporanee e veicoli abbandonati per lo stoccaggio veloce.
Sul piano della sicurezza urbana, un episodio del genere pone interrogativi pesanti. Un veicolo con oltre un quintale di hashish in piena strada, in orario diurno, indica una assunzione di rischio elevata da parte degli organizzatori: probabilmente c’è la convinzione di potere operare con relativa impunità, sfruttando anche la densità abitativa e la rapidità delle operazioni. Questo rende ancora più urgente l’azione coordinata delle forze di polizia e delle istituzioni locali per controlli capillari e per interrompere le filiere.
La comunità di Casavatore e dei comuni vicini è chiamata ora a fare la propria parte: segnalazioni di automobili sospette, movimenti notturni anomali, attività di magazzino improvvisato devono essere monitorati. Le istituzioni locali sono state sollecitate a intensificare i controlli di vicinato, l’illuminazione pubblica, la videosorveglianza e la collaborazione con le forze dell’ordine per non lasciare spazio alle organizzazioni criminali.
In conclusione, l’operazione di Casavatore rappresenta un risultato importante nella lotta al narcotraffico, ma al tempo stesso evidenzia quanto radicato sia il problema nello spazio metropolitano di Napoli. Il sequestro di oltre un quintale di hashish non è un episodio isolato ma la punta visibile dello spaccio organizzato che opera quotidianamente. Rimane ora la sfida più difficile: disarticolare la rete, assicurare i responsabili alla giustizia e prevenire il ritorno immediato del traffico sostitutivo.









