domenica, Novembre 16, 2025
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C’è qualcosa di nuovo nel ciel, anzi di antico…

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A bruciapelo e in un periodo più sereno, la mente degli Italiani, letto il titolo, avrebbe messo a fuoco la visuale sulla poesia l’Aquilone di Giovanni Pascoli. Purtroppo la sua citazione è riferita a tutt’altra situazione, cioè all’opportunitá che gli Italiani assumano da oggi, secondo giorno in cui le armi dovrebbero tacere, un atteggiamento diverso. Passati, è bene incrociare le dita, i momenti a alta tensione, più esplicitamente l’incubo di una guerra più che estesa, quasi mondiale, ora è urgente darsi da fare. Tutto quanto è stato messo in second’ordine allora, soprattutto i diversi problemi economici, si stanno ripresentando con aggressività accresciuta rispetto agli accessi precedenti. Va da se che tanto vale anche negli altri paesi del bacino del Mediterraneo, soprattutto in quelle zone di Israele dove, fino a domenica, le armi hanno fatto sentire più forte il loro gracchiare. È riferito a Gaza insieme alla sua cosiddetta “striscia”, un lembo di terra divenuto negli ultimi tempi “terra di tutti”. Tanto per l’interesse suscitato tra gli stati più vicini, a causa della localizzazione strategica e per tanti altri motivi del genere. A partire da ieri, l’intera nazione di Israele ha cominciato a funzionare come se si trovasse in un tempo sospeso, orientata da propositi faraonici ‐ del resto l’Egitto è più che vicino… – o da altri più realistici, quali il tenere in vita, con soluzioni all’ avanguardia, la connotazione agricola che la accompagna da lungo tempo. Per gli amministratori del Paese, il ritorno allo statu quo ante si è già presentato particolarmente impegnativo, anche perché si avvicina la fine dell’anno e il tempo disponibile per fare ciò che era stato programmato si stà riducendo al minimo necessario. Dalle altre parti del mondo la situazione è altrettanto problematica, dove più, dove meno. L’ultimo dei grandi istituti finanziari che controllano lo stato di salute,la ricchezza di ogni paese del globo, nonchè il dato aggregato, il FMI Fondo Monetario Internazionale si è espresso recentemente, indicando la percentuale di crescita del PIL con una cifra esigua che al momento, per non fasciare la testa prima della sua rottura, è meglio non evidenziare. L’ Italia, all’interno.della UE, é uno dei coinquilini della Casa Comune che stenta sempre più a pagare le rate del condominio. È una situazione che va sanata com impegno sempre crescente. Anche perché, agli occhi degli altri condomini,
Il tutto “pare brutto”.

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