Una novità significativa ha interessato recentemente il sistema penitenziario italiano, in particolare per quanto riguarda i detenuti sottoposti al regime del 41-bis. Le autorità competenti hanno infatti deciso di autorizzare, in via regolamentata, la possibilità per questi detenuti di effettuare colloqui con i familiari anche attraverso videochiamate. La misura rappresenta una svolta importante, seppur circoscritta, nel trattamento carcerario di soggetti sottoposti al regime più restrittivo previsto dall’ordinamento italiano.
Il 41-bis dell’Ordinamento penitenziario è noto per le sue caratteristiche di durezza e isolamento. Introdotto per contrastare la criminalità organizzata, mira a impedire che i detenuti possano mantenere contatti con l’esterno e continuare a esercitare il controllo o la comunicazione con le rispettive organizzazioni criminali. I colloqui familiari, in questo contesto, sono strettamente regolamentati, sorvegliati e ridotti nella frequenza.
La possibilità di effettuare colloqui tramite videochiamata rappresenta quindi un cambiamento rilevante. La decisione è stata presa anche in risposta alle problematiche emerse durante la pandemia di COVID-19, periodo in cui le videochiamate furono introdotte in via straordinaria per evitare l’interruzione totale dei contatti tra detenuti e famiglie. In quel contesto, il Ministero della Giustizia e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria valutarono positivamente l’impatto di tale misura, che ha consentito il mantenimento di relazioni affettive senza compromettere la sicurezza.