Si è conclusa positivamente il rapimento della neonata Sofia dalla clinica Sacro Cuore di Cosenza ieri intorno alle 18:30, che aveva sconvolto Cosenza e l’opinione pubblica nazionale, da parte di una donna che si era spacciata come infermiera. continua a rivelare dettagli inquietanti. Tutto era cominciato quando una donna bassa, con il volto parzialmente coperto da una mascherina e i capelli raccolti in treccine, è presentata come una puericultrice che era venuta per portare la bambina dal pediatra. Ma quando la mamma e le nonne non hanno visto arrivare la piccola hanno fatto scattare l’allarme di essere stata rapita. Le forze dell’ordine si mettono subito in azione e dalle videocamere di registrazione della clinica era già chiara la situazione con una donna che si avvicina ad un ovetto da neonato insieme ad un uomo con un cappellino in testa, che non riuscendo a mettere la neonata si allontanano, lei con la piccola in braccio e lui con l’ovetto in mano. Si tratta di Rosa Vespa, 51 anni, e suo marito Aqua Moses, 43 anni, arrestati da una pattuglia della Squadra mobile che ha intercettato l’auto con i rapitori bloccando la coppia con l’accusa di sequestro di persona in concorso, con l’aggravante di un colpo pianificato da tempo.
La cosa più sconcertante che questa coppia aveva annunciato la nascita del proprio figlio su facebook: “Dopo tanta attesa, il nostro miracolo è arrivato! Alle 20:00 di oggi è nato Ansel. Mamma e papà ti amano”.
Secondo gli investigatori, il gesto sarebbe stato motivato dall’ossessione della coppia per un figlio e dall’impossibilità della donna di concepire.
La madre della piccola Sofia stamattina ha pubblicato su Facebook una foto della sua bambina con il fratellino e dice: “Mi state scrivendo in migliaia, da ogni parte dell’Italia. Vorrei rispondere singolarmente a tutti ma non riesco. Questa è la nostra famiglia che lunedì sera si stava sgretolando in mille pezzi. Le forze dell’ordine hanno fatto un lavoro eccezionale, mentre io avevo perso le speranze un’intera città, anzi Regione, si è bloccata per cercare la nostra bambina. Non penso che riuscirò mai a superare questa cosa, ma il lieto fine è che mia figlia sta bene. Grazie grazie grazie a tutti vorrei abbracciare ogni singola persona. Una mamma e un papà che sono morti e risorti”.