A Bari, un uomo di 58 anni è stato condannato a pagare una multa di 450 euro per aver imposto alla moglie condizioni di vita insostenibili. La sua ossessione per il risparmio ha trasformato la casa coniugale in un luogo di privazioni, privando la donna di ogni dignità e benessere. Una sentenza che ha suscitato indignazione per l’esiguità della pena rispetto alle sofferenze subite dalla vittima. Secondo quanto riportato dal Corriere, la donna era costretta a vivere senza riscaldamento ed energia elettrica, con gli infissi sigillati con lo scotch per trattenere il calore e l’acqua razionata al punto da compromettere la sua igiene personale. Ogni aspetto della sua quotidianità era dominato dall’ossessione del marito per il risparmio, rendendo la sua esistenza un incubo.
La vicenda ha sollevato un acceso dibattito, soprattutto se paragonata a un caso simile avvenuto a Torino. Lì, un uomo aveva imposto regole rigidissime alla moglie, arrivando persino a controllare cosa mangiasse e vietandole di concedersi un bicchiere di vin brulé. Per quel caso, la giustizia aveva riconosciuto la gravità della situazione, condannando il responsabile a tre anni di reclusione per stalking e maltrattamenti. Nel caso di Bari, invece, la pena si è limitata a una semplice multa, una decisione che ha lasciato perplessi molti osservatori. Gli avvocati dell’imputato hanno già annunciato ricorso, ma resta il nodo della tutela delle vittime di situazioni simili e della necessità di una giustizia più severa nei confronti di chi impone condizioni di vita degradanti ai propri familiari.