martedì, Novembre 11, 2025
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DICHIARAZIONE DEL CONSIGLIO MONDIALE DELLA PACE IN MERITO ALL’ACCORDO DI PACE DEGLI STATI UNITI PER LA PALESTINA

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Il Consiglio Mondiale della Pace (WPC) esprime la sua profonda preoccupazione e opposizione ai recenti sviluppi riguardanti l'”Accordo di Pace degli Stati Uniti” sulla Palestina, supervisionato e imposto dall’amministrazione statunitense, il quale rappresenta una chiara continuazione del “piano statunitense del secolo”. Questo “nuovo” piano sta trasformando la Striscia di Gaza palestinese in un protettorato statunitense di fatto, lasciando intatta l’occupazione israeliana sulla Palestina, in particolare su oltre il 50% del territorio della Striscia di Gaza. Gli Stati Uniti non hanno alcuna autorità morale né legale per mediare un “Accordo di Pace”, quando è chiaro che la guerra genocida di Israele contro il popolo palestinese, durata oltre due anni, è stata possibile solo grazie al pieno appoggio eu54 fb img 1760476852060 sostegno degli Stati Uniti e alla complicità dell’Unione Europea e di altri alleati in tutto il mondo.

 

I media internazionali controllati dall’imperialismo, che esultano per la presunta fine della guerra, non menzionano i 69.000 palestinesi uccisi, 19.000 dei quali bambini, la completa distruzione della Striscia di Gaza e delle sue infrastrutture, abitazioni, ospedali, scuole ecc. La sofferenza senza precedenti e disumana del popolo palestinese, la negazione del riconoscimento del diritto inalienabile all’autodeterminazione e a uno Stato vitale e indipendente per il popolo palestinese continuano, mentre l’esercito di occupazione israeliano attacca quotidianamente città e villaggi anche nella Cisgiordania occupata, dove l’esercito israeliano ha dispiegato oltre 1.200 barriere di ferro che circondano e bloccano gli ingressi e le uscite dei villaggi palestinesi. 

Questo piano statunitense non mira alla pace, si inserisce nei piani imperialisti per il “Nuovo Medio Oriente”, lasciando Israele e il suo governo, responsabili di crimini di guerra e crimini contro l’umanità, indenni dal loro genocidio documentato a livello internazionale. Questo piano statunitense non menziona affatto gli insediamenti israeliani illegali in Cisgiordania e a Gerusalemme Est, né menziona il rilascio dei prigionieri politici palestinesi dalle carceri israeliane o il diritto dei palestinesi al ritorno alle loro case, secondo la Risoluzione 194 delle Nazioni Unite.

 

Questi due anni di guerra israeliana di pulizia etnica sono stati condotti all’insegna del motto: “un popolo senza patria e una patria senza popolo”. L’ipocrisia e il cinismo degli Stati Uniti, dell’Unione Europea e dei regimi reazionari del Golfo riguardo alla “crisi umanitaria” sono stati e sono fondamentali. Il cosiddetto diritto all’autodifesa di Israele è falso e infondato di fronte ai massacri di decine di migliaia di civili palestinesi.

 

Il WPC esprime la sua piena solidarietà al popolo palestinese – che da oltre 77 anni è sotto occupazione israeliana – e sostiene e chiede la creazione e il riconoscimento di uno Stato di Palestina indipendente entro i confini anteriori al 4 giugno 1967, con Gerusalemme Est come capitale. È giunto il momento di affiliare la Palestina come Stato membro a pieno titolo alle Nazioni Unite.

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