Ieri, 8 febbraio, alle ore 17.00, il Museo Civico Gaetano Filangieri di Napoli ha aperto le sue porte a una nuova e affascinante mostra dedicata al talento del grande artista e scultore Domenico Sepe, intitolata “ETERE, tra forma e rivelazione”. Questo evento ha attirato un vasto pubblico, che ha potuto immergersi nel mondo creativo di Sepe, un artista capace di evocare emozioni attraverso la sua arte e di trasmettere messaggi profondi attraverso le sue opere.
La mostra, curata da Lorena Cangiano, Giuseppina Iacovelli e Anna Pia Secondulfo, rappresenta un’importante tappa nel percorso artistico di Domenico Sepe. L’evento è stato concepito in collaborazione con il Presidente della Commissione Cultura, Turismo e Attività Produttive del Comune di Napoli, Luigi Carbone, ed è patrocinato dal Comune di Napoli e dalla Città Metropolitana di Napoli e supportato da IsArt e Mix Communication.
La sala Agata del Museo Filangieri era gremita di visitatori. La professoressa Maria Simonetta De Marinis è intervenuta durante la serata, sottolineando l’importanza della figura di Sepe nel contesto contemporaneo e la sua capacità di dialogare con la tradizione attraverso una visione innovativa.
Il titolo della mostra, “ETERE, tra forma e rivelazione”, sintetizza perfettamente l’essenza dell’opera di Sepe. Il termine “etere” evoca un senso di leggerezza, di trascendenza, di qualcosa che va oltre il materiale, un concetto che si riflette nelle sue sculture. Il catalogo d’arte inedito, presentato in concomitanza con la mostra, risulta essere una sintesi della produzione artistica di Sepe.
La mostra si articola in una serie di varie opere, ognuna delle quali racconta una storia. Tra le opere esposte, una delle più rappresentative è “La Sirena Ritrovata”, una scultura che celebra la figura mitica di Partenope, simbolo della tradizione classica e della bellezza senza tempo.
La scultura cattura l’attenzione per la sua grandezza oltre che per la bellezza. Sepe ritrae Partenope con il corpo di pesce e il volto e i capelli di una donna bellissima, caratterizzata da un’espressione dolce e da lunghi capelli. L’artista concepisce questa figura mitologica come un simbolo di bellezza, seduzione e magia.
Nella mitologia greca, Partenope è una delle tre sirene, nota per la sua gentilezza e amorevolezza.La scelta di utilizzare due elementi distintivi, la testa e la coda, non è casuale; essa simboleggia la dualità dell’essere umano, il conflitto tra natura e cultura, tra istinto e razionalità.
L’inaugurazione della mostra si è conclusa con una straordinaria performance artistica, un’esperienza unica e suggestiva, realizzata dal maestro Sepe, assistito dall’artista Maria Pagano, che ha coinvolto il pubblico, lasciando tutti i presenti affascinati.
Fino alla chiusura della mostra, prevista per il 2 Marzo, il Museo Civico Gaetano Filangieri custodirà questa straordinaria esperienza artistica.
di Emanuela Coppola