Un’importante operazione contro il traffico di droga e l’introduzione di telefoni cellulari all’interno delle carceri è in corso in Piemonte e in altre regioni italiane. Dalle prime ore di questa mattina, circa 200 carabinieri e agenti della polizia penitenziaria stanno effettuando perquisizioni in diverse abitazioni e istituti di pena, tra cui quelli di Torino, Alessandria, Biella, Vercelli, Cuneo, Sassari, Savona, Imperia e Modena.L’operazione, coordinata dalla Procura, coinvolge 116 persone indagate, la maggior parte delle quali sono detenuti e loro familiari. Le accuse mosse nei loro confronti riguardano lo spaccio continuato di sostanze stupefacenti all’interno del carcere e l’accesso indebito a dispositivi di comunicazione da parte di soggetti detenuti. L’istituto penitenziario al centro delle indagini è il carcere “Lorusso e Cutugno” di Torino, dove si sarebbe sviluppata una rete di traffico illecito che ha reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine. Le perquisizioni mirano a raccogliere prove e a individuare eventuali ulteriori responsabili coinvolti nell’organizzazione.Il procuratore Giovanni Bombardieri ha definito il quadro emerso dall’inchiesta come “grave e preoccupante”, sottolineando la necessità di un controllo più rigoroso all’interno degli istituti di pena per contrastare fenomeni di illegalità che minano la sicurezza carceraria. Le indagini sono ancora in corso, e si attendono ulteriori sviluppi su quello che si preannuncia come un duro colpo alle attività illecite all’interno delle strutture detentive.
