La liturgia pasquale prevede che da oggi entri nel vivo la celebrazione della resurrezione di Cristo. La stessa culminerà, come da copione a lungo collaudato, con la Pasqua che sarà celebrata domenica prossima. Non fa piacere doverlo confermare, ma l’aria che si respira in giro per il mondo, non è la stessa che, in tempi normali, é presente in questo periodo dell’ anno, primavera inoltrata. Non sono solo le previsioni meteo, indicate come non buone almeno fino al Lunedì dell’ Angelo, che stanno arrecando turbamenti agli italiani. Ieri la Russia ha ordinato e eseguito l’ennesima strage degli innocenti, si legga bombardamento mirato di un quartiere di Sumy, una città posta a nord est dell’Ucraina, non lontana dal confine dallo stato che ne pretende l’annessione. Bilancio a caldo e quindi provvisorio e destinato a crescere, trentacinque morti, tra loro due bambini. Oltre cento i feriti, molti di loro in maniera grave. L’opinione pubblica si sente così beffata dal comportamento di chi dovrebbe agire ai livelli più alti al fine di dirimere, adoperandosi per giungere a soluzioni durature, le questioni che stanno dominando, anche se con modalità diverse, il mondo intero. La constatazione più dolorosa è che i protagonisti di tali azioni cruente dicano pubblicamente che si stanno dando da fare al fine di ottenere il “liberi tutti”. Fanno ciò mentendo e, come se non bastasse, agiscono condizionati dall’essere consci di aver mentito. In costanza di quanto fin qui espresso, appare chiaro che questi giochi, tra l’altro sporchi, ricordano da vicino quei cani che girano su se stessi, cercando, di mordersi la coda, spesso invano. Gli stessi personaggi, per chiamarli con nome e cognome Donald Trump e XI Jimping, ciascuno di loro a capo di un nugolo di seguaci che danno più l’idea di essere loro coloni che capi di
stati sovrani, vanno avanti a ruota libera, accennando al resto del mondo a grandi linee cosa stanno facendo e come intendono procedere. La spiegazione di tanta approssimazione è sotto gli occhi di tutti eppure si esita a sbatterla in prima pagina: manca l’ago della bilancia, la CE, Europa Unita. Più precisamente “il Signor o la Signora Europa”, che rappresenti, in un contesto unico, tutti i paesi riuniti sotto il tetto della Casa Comune. Con l’amaro in bocca si deve ammettere che il Professor Mario Draghi, da quando era premier a Roma, continuando a farlo anche dopo, nella funzione di consulente investito da Bruxelles, che senza completare la costruzione di quanto previsto nel Trattato di Roma del ’56, la Ninfa non avrà voce in capitolo. Sarebbe interessante poter conoscere il pensiero a tal riguardo dei Padri Fondatori. È chiaro che ciò non è possibile, ma pensare che chi sta cercando di mettere quella creatura in condizioni di andare avanti da sola, non sempre sta operando le scelte valide a tal fine. Eppure è noto che sbagliare é umano, non così rimanere scientemente nell ‘errore. Con l’augurio che il clima pasquale, surrogandosi a quello primaverile che indugia a dar segno di se, faccia da catalizzatore e acceleri tutto quanto innanzi prospettato. Anche perchè Tempus fugit, come si può leggere in molti conventi. In campagna aggiungono che, a prescindere dai dettagli, “ogni occasione trascurata può essere considerata persa”. E tant’è.