Nonostante le buone recensioni e un cast vocale di alto livello, “Elio”, il nuovo film d’animazione sci-fi firmato Pixar, ha registrato un’apertura deludente al box office, incassando appena 21 milioni di dollari nel suo primo weekend nelle sale statunitensi. Un risultato che segna il peggior debutto cinematografico di sempre per la Pixar, superando in negativo persino “Elemental” (2023), che aveva raccolto 29,6 milioni.
Per fare un confronto: “Toy Story” nel 1995 aprì con 29,1 milioni (in un contesto di mercato molto diverso), mentre “Gli Incredibili 2” nel 2018 arrivò a un trionfale esordio da 182,6 milioni di dollari.
Con un budget stimato di 150 milioni e le voci di Yonas Kibreab, Zoe Saldaña e Brad Garrett, “Elio” rappresentava un’ulteriore scommessa della Pixar nel filone della fantascienza emotiva, raccontando la storia di un bambino che finisce accidentalmente ambasciatore della Terra in una comunità aliena.
La critica ha elogiato l’originalità e la sensibilità del film, ma il pubblico – per ora – sembra avergli voltato le spalle. Resta da capire se il passaparola positivo riuscirà a cambiare il destino commerciale del film nelle prossime settimane.
La domanda ora è: “Elio” è davvero un’opera sottovalutata, o semplicemente non ha saputo parlare al grande pubblico?






