di Linda Falanga
In una breve intervista Emanuela Malavasi volto noto del programma televisivo Uomini e Donne e protagonista della quinta edizione della Napoli Fashion Week, si racconta.
La moda sposa l’arte, questo è lo slogan della Napoli Fashion Week lasciando intendere che l’ arte e la cultura napoletana saranno la cornice dell’ evento che sarà presentato in conferenza stampa a dicembre. L’evento ospiterà stilisti e brand insieme alle istituzioni che hanno sposato il progetto per il rilancio della moda in location storiche con l’obbiettivo principale di diffondere e potenziare l’immagine creativa dei vari stilisti e brand campani e rilanciare il polo moda della città e regione.
A tutti gli stilisti e brand verrà dato supporto per diffondere al meglio le creazioni proposte durante l’evento: le piattaforme ufficiali social, inviti mirati e la presenza di influencer.
Tra le influencer protagoniste dell’evento ho avuto il piacere di intervistare una delle protagoniste che ci accompagnerà per l’intero evento: Emanuela Malavasi.
Emanuela è nata a Porto San Giorgio nelle Marche, ha studiato psicologia clinica a Firenze ma la sua vera vocazione fin da piccola è stata l’arte infatti è una pittrice autodidatta. All’età di 21 anni decide di abbandonare gli studi, non era quella la sua vera passione e vocazione ed essendo proprietaria dello chalet Rivazzurra a Lido di Fermo, stabilimento balneare familiare, inizia a lavorare. Dopo anni di duro lavoro però decide di voler perseguire la sua vera passione: l’ arte legata al mondo della moda. Il primo passo fu quello di un corso di cucito, ma la vera svolta fu la creazione di un giubbino in denim dipinto a mano con il volto di Frida Kahlo, un successo alla Milano Fashion Week. Quel preciso evento e successo accese nella Malavasi la voglia di mettersi realmente in gioco nel mondo della moda collegandola all’ arte, era quella la sua vera passione, la sua strada.
<<Non è mai troppo tardi, ci si può reiventare anche a 40 anni e trovare la strada giusta >>.
Si definisce una donna comunicativa, artistica e soprattutto eclettica. E’ conosciuta dal pubblico per aver partecipato al noto programma televisivo “Uomini e Donne Over” dove sono prevalse queste caratteristiche oltre al suo carattere determinato e al suo essere diretta, vera, senza peli sulla lingua.
Cosa ti aspetti e cosa ne pensi dalla Napoli Fashion Week?
<<Sono orgogliosa e contenta di essere stata invitata dal direttore dell’evento Alessandro di Laurenzio e di essere un volto di questa manifestazione, sono sicura che sarà una bella esperienza, sono fiduciosa e positiva al riguardo, sono contenta che anche Napoli si mette in gioco in questo ambito. Non dobbiamo dimenticare che la sartoria è nata proprio a Napoli, è giusto mettere in luce che anche in Campania ci sono brand conosciuti e emergenti con l’amore per la moda e l’arte. >>
Che rapporto hai con Napoli?
<< Bella domanda, in realtà non la conosco bene è per me tutta da scoprire infatti approfitterò dei giorni dell’evento per scoprire la città ma soprattutto mi affascina “la Napoli popolare”. Amo la cultura e il sapere infatti voglio scoprire la storia antica della città, i monumenti ma soprattutto conoscere i Napoletani nella loro quotidianità. Voi siete meravigliosi, pronti ad aiutare e calorosi.
Durante la Napoli Fashion Week sarà posta l’attenzione su due argomenti sensibili: bullismo e femminicidio argomenti di cui Emanuela mi ha parlato durante l’intervista.
Alla Napoli Fashion Week ci sarà sensibilizzazione su due temi: bullismo e femminicidio cosa ne pensi a riguardo?
<<Tocchi un tasto dolente, dalle scuole elementari alle medie sono stata vittima di bullismo, ero paragonata ad un uomo e emarginata non è stato un bel periodo per me. Alle superiori invece è iniziata la mia rivalsa infatti sono diventata da bullizzata a paladina dei più deboli, contro i bulli. Anche oggi con la mia visibilità sono vittima degli haters, ci sono giorni in cui avevo l’autostima bassissima e non riuscivo ad alzarmi dal letto per colpa delle cattiverie che mi hanno scritto. Il Cyberbullismo non va sottovalutato ci sono persone che ci hanno rimesso la vita e la salute psico-fisica, farei un social a punteggi come con la patente, scalerei i punti agli haters, sarebbe un sogno. Invece riguardo il tema del femminicidio sono molto sensibile a riguardo, anche se non ho mai vissuto fenomeni di violenza sono dell’idea che viviamo in un Mondo dove vige ancora il patriarcato, la violenza è una piaga Mondiale dove spetta all’uomo l’ultima parola. >>
Un’ ultima domanda che rapporto ha per te la moda con la psicologia delle donne?
<< La moda aiuta le donne e la loro autostima, ogni donna ha la possibilità di esprimersi al meglio e valorizzarsi. Amo le passerelle che mostrano donne libere e indipendenti, anche il loro lato sexy con scollature e trasparenze. Io indosso abiti per piacere a me stessa non agli altri, sto bene con me stessa e nel mio corpo. Sono dell’ idea che le donne possono vestirsi come più desiderano, bisogna andare oltre i giudizi e soprattutto chi indossa abiti scollati o minigonne non deve essere giudicata inferiore a una donna in camicia con nessuna scollatura. In un Mondo di pregiudizi la vera libertà è essere noi stesse, con i nostri pregi ma soprattutto con i nostri difetti vestite con abiti che amiamo che ci fanno sentire noi stesse.>>