domenica, Dicembre 8, 2024
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Eruzioni del Gusto conclude con un bilancio positivo la sua sesta edizione.

Nel corso della sesta edizione di Eruzioni del Gusto, durata quattro giorni, la Campania ha mostrato al pubblico le sue eccellenze, vini, oli, prodotti agricoli e della trasformazione e prodotti ittici.

Carmine Maione, presidente di Oronero, traccia un bilancio positivo dell’evento, dando appuntamento al prossimo anno:

“La manifestazione si pone come un hub di connessione con le aree vulcaniche del pianeta, naturalmente partendo dalla Campania poi attraverso le regioni italiane con uno sguardo, inevitabilmente rivolto verso il mondo. Nel corso dei lavori abbiamo avuto modo di collegarci con la Cina, con il presidente della Commissione Cina-Europa, nel tentativo di offrire la possibilità alle imprese di potersi internazionalizzare. Naturalmente, le stesse hanno la necessità di essere affiancate dalle Camere di Commercio, perché è chiaro che per penetrare nuovi mercati, soprattutto realtà come la Cina, che rappresenta un mercato ampio, è inevitabilmente necessario farsi supportare da esperti; ci sono legislazioni diverse che occorre pertanto conoscere bene. Quindi il ruolo delle istituzioni è fondamentale in tutto questo. Eruzioni del gusto, inoltre, si pone come contenitore affinchè si possa promuovere il concetto di territorialità e fertilità vulcanica che mette in evidenza l’agricoltura generosa, grandi prodotti, una cultura pregna di storia e di tradizioni. E poi, parlando di vini, i grandi vini vulcanici, potremmo dire vini unici, che esprimono una singolarità decisamente accattivante che desta curiosità: un po’ alla volta i vini vulcanici stanno conquistando il mondo. Oltre ai vini e al cibo, la manifestazione ha presentato anche aziende di trasformazione, l’area dei prodotti ittici con la Feampa Campania che è il Fondo Europeo per la Pesca e le Attività marittime. Eruzioni del gusto è un grande contenitore nella disponibilità di istituzioni, università, centri di ricerca e di innovazione tecnologica. Ci si confronta per mettere in evidenza nuove frontiere, nuovi mercati, per mettersi in comunicazione, per creare un piano operativo, perché quello che non ci piace fare è diventare l’ennesimo contenitore dove ci si parla addosso, questo ci interessa poco. Questo appuntamento vuole diventare un luogo della concretezza e quindi, veramente offrire alle imprese questa opportunità di conoscere, di promuovere la qualità e soprattutto di avere uno sguardo un po’ oltre, perché il Made in Italy è apprezzato in tutto il mondo. L’Italia paga un prezzo altissimo che è l’Italian sounding, l’imitazione di prodotti italiani che sottrae al PIL tanti e tanti miliardi di euro e tutto questo non è giusto, perché ci sono donne e uomini che lavorano ogni giorno e spendono la loro vita per fare qualità e noi cerchiamo di dare visibilità ed evidenza a tali realtà. Questo è un po’ il significato della nostra manifestazione”, ha affermato il presidente.

“I territori vulcanici sono affascinanti, sono un po’ tellurici e un po’ parassiti. Parassiti in quanto abbarbicati al vulcano, è un rapporto simbiotico che necessariamente rende particolari e speciali gli abitanti delle aree vulcaniche. Bisogna anche dire che noi percepiamo le aree vulcaniche, il vulcano emerso, dove si vede il cono, il Vesuvio, l’Etna, lo Stromboli, ma sono aree vulcaniche anche quelle interne, quelle marine. L’Italia è vulcanica, se partiamo dal Soave, quindi siamo nel nord, scendendo per la Toscana, Monte Amiata, sono tutti territori vulcanici, la Tuscia, fino ad arrivare alla Sicilia, o ancora la Basilicata con il Vulture, l’Italia è tutta vulcanica. Del resto i vulcani hanno riportato la vita sulla Terra dopo l’Era Jurassica, quindi inevitabilmente sono distruttivi, ma sono allo stesso tempo anche elemento di rinascita. La storia dell’uomo si accompagna a quella dei vulcani e questo è un po’ il filo conduttore che ci spinge coraggiosamente ad andare avanti, oggi con una maggiore consapevolezza per aver creato questo percorso, che ci accorgiamo, giorno dopo giorno, riscontrare sempre maggiore attenzione e partecipazione, siamo un po’contagiosi da questo punto di vista.  Per concludere, anche se è difficile concludere quando si discute di questi temi, la novità di questa sesta edizione è la premiazione del contadino dell’anno, un riconoscimento che va ai veri custodi di un sapere che rischia di svilirsi, di sparire, ed è, anche qui, non solo necessario conoscere queste persone e il loro valore, che sono i primi della filiera, ma spesso gli ultimi ad essere citati, addirittura. Il mondo del food è ormai fagocitato da una macchina enorme che è la globalizzazione; c’è una massificazione che livella e annulla quasi tutto. Quindi noi abbiamo sentito il bisogno di riconoscere a questi veri custodi, portatori di questa arte antica, ma di grandissimo futuro, l’opportunità di averli qui, come testimoni di questa immensa saggezza”, ha concluso il presidente Maione.

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Nell’incontro ‘Valore aggiunto e sostenibilità nella filiera ittica campana: storie di successo da raccontare’ a cura di Feampa Regione Campania sono state affrontate tematiche come l’acquacoltura, la trasformazione dei prodotti ittici, strategie di marketing efficaci per promuoverli, l’importanza della loro tracciabilità e certificazione. Spazio anche alla masterclass ‘Bufala & Wine in Love’ abbinando vini e mozzarella di bufala campana Dop con Consorzio Mozzarella di Bufala Campana Dop e Ais Campania.

Presenti i grandi vini della Campania con i Consorzi di Tutela. E di vino si è discusso nella masterclass ‘Aglianico e Sangiovese, vitigni dalla grande versatilità’ presentata da Toscana Promozione Turistica con ‘Vetrina Toscana’ in collaborazione con Federazione Strade del Vino dell’Olio e dei Sapori di Toscana e con Ais Campania.

 A Eruzioni del Gusto anche una masterclass sull’olio extravergine di Oliva nella Dieta Mediterranea cui è seguita la tavola rotonda: ‘E’ tempo di olio nuovo’ con suggestioni, visioni e azioni per il miglioramento della qualità, competitività delle imprese e informazione dei consumatori.

Anche la sesta edizione ha visto la presenza di alcune regioni d’Italia: la Toscana con Vetrina Toscana, la Basilicata, la Sicilia con l’Etna Doc.

Per concludere in bellezza, serata finale della kermesse con la degustazione di 400 vini e la decima guida delle aziende vitivinicole.

 

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