mercoledì, Giugno 18, 2025
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Festivi infrasettimanali, il Ruggi cambia rotta: spettanze intere per tutti i dipendenti. Ora tocca all’Asl Salerno

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Dopo  tensioni, vertenze legali e trattative sindacali, arriva finalmente una svolta significativa per i lavoratori dell’Azienda ospedaliera “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno. Gli emolumenti relativi ai festivi infrasettimanali per gli anni 2019-2022 saranno pagati al 100% a tutti i dipendenti nella mensilità di maggio, senza alcuna decurtazione. A comunicarlo è la Direzione Risorse Umane dell’azienda, confermando quanto annunciato anche dalla FP CGIL di Salerno dopo approfondimenti con gli uffici competenti.

Una notizia attesa da tempo, che arriva dopo il rifiuto da parte della maggioranza del personale a firmare transazioni a ribasso che avrebbero ridotto del 30% le spettanze. Il malcontento tra i dipendenti era già emerso con forza nei mesi scorsi, sfociando in numerose vertenze legali, molte delle quali vinte, che hanno obbligato l’azienda non solo al pagamento integrale delle somme dovute, ma anche al rimborso delle spese processuali.

Un epilogo che oggi segna una vittoria su tutta la linea per i lavoratori, ma che riaccende i riflettori sull’Asl di Salerno, dove la questione è ancora in sospeso.

Infatti, da oltre un mese è pendente la proposta di accordo avanzata dall’azienda sanitaria per le stesse spettanze arretrate: anche in questo caso, l’offerta sarebbe ridotta al 70% degli importi spettanti, accendendo l’indignazione delle sigle sindacali.

A chiedere chiarezza e trasparenza sull’iter e sulle modalità di pagamento, sono Adolfo Ardovino, commissario Salerno e Provincia FISI, e Felice Ardovino, commissario territoriale, che chiedono un immediato allineamento alle decisioni del Ruggi e il pagamento senza riduzioni anche per i dipendenti dell’Asl.

«Non si può accettare che per gli stessi diritti ci siano trattamenti differentidichiaranoLe spettanze sono dovute per legge. Chiediamo che anche l’Asl agisca con coerenza e rispetto per il lavoro di chi ogni giorno garantisce i servizi sanitari ai cittadini».

Il caso resta aperto, ma l’epilogo della vertenza al Ruggi rappresenta un precedente importante e un chiaro messaggio alle amministrazioni: il tempo degli accordi al ribasso è finito

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