sabato, Luglio 12, 2025
HomeAttualitàGalleria Umberto I, si torna a giocare a pallone di notte

Galleria Umberto I, si torna a giocare a pallone di notte

Test123
Test456

Nonostante i divieti, le denunce e le tante promesse di intervento, nella Galleria Umberto I di Napoli si torna a giocare a pallone durante le ore notturne. La storica struttura ottocentesca, gioiello dell’architettura cittadina e patrimonio artistico di inestimabile valore, continua a essere teatro di episodi di degrado e incuria, con gruppi di ragazzi che, approfittando della scarsa sorveglianza e dell’assenza di controlli effettivi nelle ore serali, la trasformano in un campo da calcio improvvisato. La scena si ripete puntualmente ogni notte: palloni che rimbalzano tra le colonne e le vetrate dei negozi, urla, risate, e un senso generale di impunità che disarma residenti e commercianti. I negozianti, stanchi di vedere le loro saracinesche e vetrine rischiare danni continui, hanno più volte chiesto un intervento concreto, ma finora le misure adottate si sono rivelate inefficaci. Le telecamere di videosorveglianza installate negli anni passati non hanno prodotto alcun effetto deterrente, anche perché raramente le immagini vengono utilizzate per identificare e sanzionare i responsabili. Le forze dell’ordine, spesso in numero ridotto o impegnate su altre emergenze, non riescono a garantire una presenza stabile nella zona, lasciando di fatto campo libero a chi scambia un luogo di cultura e bellezza per un’area di svago notturno. A nulla sono valsi i cartelli di divieto, le denunce di associazioni culturali e le richieste di cittadini indignati che vedono uno dei luoghi simbolo della città trasformato in un’arena di inciviltà. Le partite di calcio notturne, ormai divenute quasi una “tradizione” urbana tollerata, sono solo la punta dell’iceberg di un problema ben più ampio: quello della gestione e della valorizzazione dei beni comuni in una città che fatica a proteggere i suoi tesori. La Galleria Umberto I, che dovrebbe essere un salotto culturale a cielo coperto, un punto d’incontro per arte, musica ed eleganza, continua invece a essere abbandonata a sé stessa nelle ore notturne. I residenti del quartiere San Ferdinando parlano di un clima di rassegnazione, dove ogni appello alla civiltà sembra destinato a cadere nel vuoto. Anche i turisti, affascinati di giorno dalla bellezza della struttura, restano spesso delusi nel vedere la sera quello stesso luogo trasformato in uno spazio senza regole. Il Comune di Napoli ha più volte annunciato progetti di rilancio e monitoraggio, ma a oggi l’unica certezza resta l’assenza di una reale strategia. Per molti cittadini, la questione della Galleria Umberto non riguarda solo il rispetto di un luogo fisico, ma rappresenta il simbolo del rapporto irrisolto tra Napoli e il suo patrimonio, tra il bisogno di legalità e il peso dell’incuria. La speranza è che, prima o poi, dalle parole si passi ai fatti, con un piano serio di custodia e valorizzazione che restituisca dignità a uno dei luoghi più belli e significativi della città. Nel frattempo, tra rimbalzi di palloni e indifferenza istituzionale, la Galleria continua a raccontare la storia di una città che troppo spesso dimentica la bellezza che ha sotto gli occhi.

RELATED ARTICLES

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Eventi in programma

ULTIME 24 ORE