Si è tenuta nella mattinata di mercoledì 11 settembre la conferenza stampa, incentrata sul raid notturno al cantiere “Cogea-Impresit” – un’azienda cilentana che, nella frazione sanseverinese di Spiano, stava provvedendo alla messa in sicurezza riguardo il rischio idrogeologico. I fatti risalgono al 3 e al 4 settembre scorso. Gli organi di stampa locali hanno riportato la notizia, inerente ad atti intimidatori e/oppure ad una bravata di ignoti balordi, occorsi ad alcuni veicoli di tale realtà. Il cui titolare è l’imprenditore Nicola Aulisio – da Agropoli. La sede della società è – invece – ubicata ad Ogliastro Cilento. Agli inizi di settembre, i vetri dei mezzi “Cogea” sono stati ritrovati in frantumi; altresì, in uno dei veicoli erano presenti bottiglie con liquido – presumibilmente, verosimilmente – infiammabile. Nel frattempo proseguono le indagini, ed ecco – nel mentre – convocata tale, citata, conferenza stampa. Voluta, in primis, da Antonio Somma; sindaco di Mercato San Severino (Salerno) – nel cui comprensorio insiste la frazione Spiano – e da altri referenti appartenenti al mondo della legalità. Tra costoro, i responsabili dell’associazione “Sos antiracket antiusura”: il presidente (imprenditore nel campo dell’ospitalità) Tommaso Battaglini e il responsabile dell’ufficio legale di “Sos antiracket antiusura”, l’avvocato penalista Antonio Picarella. Proprio Somma e i due referenti sopra nominati – oltre a Nicola Aulisio – hanno presenziato all’incontro con la stampa.
“Denunciare”, la parola d’ordine; il concetto espresso da questa simbolica e significativa (seppur breve) conferenza stampa. “Messaggio forte” (contro la delinquenza e il malaffare) – il costrutto più pronunciato. Ripetuto sempre, nel corso dell’evento; il tutto moderato dal cronista Giuseppe Napoli. Ha espresso la sua dapprima Somma, che – oltre agli indirizzi di saluto istituzionali (di rito) – ha preso apertamente le parti di coloro che vengono ostacolati dalla criminalità. In questo caso, è capitato ad Aulisio – per il quale è la seconda volta che viene “preso di mira”. Anni fa, gli fu incendiato un escavatore. Ma torniamo al primo cittadino: “Questo incontro deve fare da cassa da risonanza, rispetto a quanto accaduto – ha puntualizzato – nella mia esperienza di sindaco non ricordo episodi del genere. Siamo basiti e disorientati – rivela Antonio Somma. Nel contempo, non sono mancati plausi alle forze dell’ordine – che stanno indagando sull’accaduto. Contestualmente, il primo cittadino ha manifestato “massima solidarietà e vicinanza” ad Aulisio e ai soggetti coinvolti da tali minacce. Soffermandosi sulla “legalità” e sulla necessità del “non girarsi dall’altra parte”.
Battaglini e Picarella, poi, nei loro discorsi ai giornalisti, hanno illustrato il ruolo dell’associazione. Sorta tra il 2011 e il 2014 a Salerno (ubicazione principale) e provincia; nonché in tutta la Campania, dove vanta ben nove sedi. Secondo Battaglini: “Il sodalizio – iscritto pure alla Prefettura di Salerno – si costituisce parte civile, anche nei processi penali. È una realtà che dà importanza e valore alla denuncia. Impegnandosi a fare rete, per la libertà delle imprese”. Ribadisce Antonio Picarella: “Siamo davvero al fianco degli enti e degli individui interessati da episodi di questo tenore – dichiara – ed oggi a San Severino, forti di una duratura collaborazione con la civica amministrazione, abbiamo realizzato un triangolo ad hoc. Tra istituzioni territoriali, associazioni, imprese”. Il fattaccio, dunque, ha portato a una sdegnosa risposta contro “imprevisti” di tale portata. Eventi incresciosi, gravi, da stigmatizzare. Da condannare. Per questo esistono realtà come l’associazione di cui nell’articolo.
Anche Nicola Aulisio, la vittima, è concorde nel denunciare: “Non dobbiamo retrocedere di un millimetro – chiosa. Parlando nuovamente dell’associazione, “Sos antiracket” interviene in Campania, ma non solo, con corsi di formazione – per esempio alle forze dell’ordine, e non soltanto – attività di counseling e di affiancamento per accedere al Fondo di solidarietà per le vittime di usura e di estorsione. Aggiornandosi seguendo le normative più recenti – statali o europee ed internazionali. L’associazione ha creato numerosi sportelli di ascolto, dislocati per il territorio regionale. Con opportuni protocolli d’intesa, destinati a fenomeni come questo. Oltre che con il Comune di Mercato San Severino, il sodalizio coopera proficuamente con l’università di Salerno – nel comune viciniore di Fisciano; dove insiste il campus d’ateneo.