mercoledì, Maggio 21, 2025
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Gli amori drammatici della storia re Enrico VIII e Anne de Boylen

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La storia d’amore tra l’amante divenuta moglie del re, Anne de Boylen, e lo stesso re Enrico VIII d’Inghilterra è nota sia per la focosa intensità con cui si è svolta durante la breve relazione dei due amanti, sia per la tragica fine che tutto il respiro europeo medievale tremava. La data esatta della nascita di Anne de Boylen non è nota, ma si pensa che sia stata nel 1501 o 1507. Anne de Boylen nacque in una ricca famiglia nobile, figlia di Thomas Boleyn ed Elizabeth Howard.

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Nel 1514 Anna si recò a Parigi per studiare, dove visse per nove anni, dopo che sua sorella Maria venne alla corte del re di Francia per diventare regina. In Francia, Anne è abituata a studiare e imparare il francese, imparando le buone maniere, il ballo, la moda e, naturalmente, l’arte della seduzione. A un certo punto, la relazione tra lei e sua sorella Mary divenne molto tesa, con la speculazione che Mary odiava Anne per molto tempo. Dopo aver trascorso quasi un decennio alla corte reale in Francia, Anne tornò in Inghilterra nel 1520. L’incontro decisivo con il re Enrico VIII doveva aver luogo a un ballo in maschera ospitato dal cardinale Wolsey. Il ballo doveva essere scelto dalla donna che incarnava la virtù femminile delle otto donne iscritte, corteggiate da otto uomini. Non a caso, quando caddero le maschere, il re era già con Anne, che aveva amato sin dal primo incontro tenuto in onore degli ambasciatori spagnoli nel 1522. Le cronache suggeriscono che Anne fosse innamorata di un conte di nome Henry Percy, erede del feudo, con il quale si sarebbe sposato, ma il re Henrich, i cui talloni stavano già bruciando dopo Anne, intervenne nella relazione e la sciolse. Dopo aver incontrato il re, Anna assunse un atteggiamento indifferente nei suoi confronti, rifiutando le sue avances, ma essendo educato nell’atteggiamento, il che ha fatto sì che il re la desiderasse ancora di più. Sapendo che il re era sposato con Caterina d’Aragona e morso dall’ambizione, non voleva essere solo l’amante del monarca, si ambiva alla posizione più alta nella gerarchia, quella di regina, status che ottenne, ma con alcuni sacrifici. In primo luogo, Henrich dovette affrontare l’opposizione del papa di Roma quando voleva divorziare dalla sua prima moglie, Caterina d’Aragona, impedimento che fu rimosso con l’autoproclamazione del capo della Chiesa e la cessazione del riconoscimento dell’autorità ecclesiastica cattolici. Sebbene il matrimonio tra il re e Anne de Boylen avvenne il 25 gennaio 1533, quando la donna era già incinta, il precedente matrimonio di Henrich con Caterina fu dichiarato nullo solo nel maggio dello stesso anno secondo una legge data dal parlamento.In questa occasione, Anne si vendicò anche del cardinale Wolsey caduto in disgrazia, che non solo le impedì di sposare il conte Percy, ma si oppose anche con veemenza al suo matrimonio con Henrich. Una volta completato il matrimonio con l’eletta del cuore, Anna si considerava già la padrona di tutto il regno. Sembra che la nascita di una bambina al posto del ragazzo che aspettava, così come l’assurda manifestazione di alcuni capricci della consorte mettano a dura prova la sua pazienza. Se in un primo momento il re Henrich esaudì qualsiasi desiderio alla moglie, rinunciando a due dei suoi uomini più vicini, il cardinale Thomas Wolsey e il filosofo Thomas More, il rapporto tra i due si deteriorò nel tempo.Henrich trovò conforto nella lite con le sue amanti nel cortile, mentre Anne aveva subito numerosi aborti spontanei, pretesto per il quale Henrich l’avrebbe accusata di non poterle dare l’erede tanto desiderato. Il re, inoltre, si rammarica delle decisioni precedenti, ovvero il fatto di aver allontanato senza pietà dal suo cammino tutti coloro che si opponevano al suo rapporto con Anna, incolpandola esclusivamente. Inoltre, il re iniziò a corteggiare la giovane donna di sua moglie, la giovane Jane Seymour, e dopo un po’ trovò ragioni per rimuovere Anne dalla sua vita accusandola di tradimento per infedeltà, incesto e stregoneria. Il feroce amore del re per Anna si era trasformato in un odio incommensurabile.

Anne era responsabile di tutte le decisioni sbagliate prese dal re. Henrich aveva sfruttato appieno il fatto che sua moglie era molto disprezzata a corte e le false voci che aveva astutamente ipotizzato fossero sufficienti per contribuire pienamente alla sua rimozione finale. Sotto la pressione delle torture, gli uomini accusati di avere una relazione con Anne hanno ammesso tutti i presunti crimini, venendo condannati a morte, compreso George Boylen, il fratello di Anna, accusato di incesto. Il 19 maggio 1536, Anna fu decapitata a fil di spada affilata. Henrich non sembrava avere rimpianti, perché presto si risposò con Jane Seymour e poi altre tre donne a turno, di cui solo una gli offrì l’erede tanto desiderato, un ragazzo, che però non divenne mai re per il trono di L’Inghilterra fu ereditata dalla figlia di Anna di Boylen, Elisabetta I, che regnò per quarantacinque anni. Pochi giorni prima dell’esecuzione, Anne de Boylen sperava di essere risparmiata e che la penitenza ricevuta fosse solo una prova da affrontare, ma la sua fede era solo un’illusione. Centinaia di anni dopo la morte dei due protagonisti che hanno cambiato la storia dell’Inghilterra, sembra che la British Library abbia conservato parte della loro corrispondenza amorosa da righe scritte che mostrano che il re Enrico VIII nutriva una folle passione per Anna de Bolena, l’unica per il quale ha sacrificato la vita di molti, ha minato l’autorità del papa e della chiesa per sacrificare finalmente se stesso, colui al quale aveva adorato il proprio regno.

 

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