19/05/25 – Mohammed Al Sultan era l’allenatore della scuola calcio Al Haddaf di Beit Lahia.
Avevamo raccontato la sua storia e quella dei piccoli calciatori, quando dal campo profughi di Deir al Balah dove erano sfollati, avevano rimesso in piedi la scuola calcio, e si erano gemellati con lo Spartak San Gennaro di Napoli
Mohammed era tornato a Beit Lahia in ciò che rimaneva della sua casa. Venerdì scorso l’esercito israeliano ha attaccato la città dal mare, da terra e dell’aria.
Mohammed e la sua famiglia, non avevano nessun luogo dove scappare.
E’ morto nella sua casa, insieme alla sua famiglia, ed al fratello piccolo Baha di 14 anni, anche lui giovane calciatore dell’Al Haddaf.
Non c’è fine all’orrore. Mohammed aveva 23 anni, insieme a suo cugino Wasim, voleva solo far giocare i bambini a pallone.
Ci aveva mandato un videomessaggio da Gaza quando raccontammo la sua storia.
“Non ci arrendiamo, faremo la scuola calcio più bella di prima” ci aveva detto.
È uno strazio e non se ne può più.