IL RITORNO DEL ROBOT GIGANTE INFIAMMA LO SCHERMO, TRA RICORDI E NUOVE GENERAZIONI
Il tuono di Goldrake ha scosso nuovamente il piccolo schermo, riportandoci indietro nel tempo e infiammando i cuori di grandi e piccini compreso me. La recente trasmissione su Rai2, che ha visto il ritorno del robot gigante creato da Go Nagai, è stata un vero e proprio evento generazionale.
Negli ultimi episodi di “Goldrake U“, il REMAKE della saga che racconta le avventure del famoso robot che combatte contro le forze malvagie di Vega, Goldrake, nel finale è impegnato nello scontro epico per salvare il pianeta Terra.
Ma chi è Goldrake? Non tutti sanno che Goldrake (Atlas) Ufo Robot è stato il primo cartone animato della serie Mecha a essere sbarcato nel nostro Paese: la sua prima messa in onda risale al 4 aprile 1978 in Italia su RAI2, nel 1975 prima in Giappone. Gli episodi venivano trasmessi all’interno della trasmissione Buonasera con… Va ora in onda a colori.. che vedeva Maria Giovanna Elmi alla conduzione. Fu un successo, è il caso di dirlo, “stellare”, che aprì la porta ad altri fenomeni quali Jeeg Robot e Mazinga Z, arrivati poco dopo sugli schermi degli italiani. Divenne un vero e proprio fenomeno sociale, il disco con la traccia registrata “Ufo Robot” ai primi posti delle Hit Parade (cantata dal bergamasco Alberto “Michel” Tadini) vendette oltre 1 milione di copie in quegli anni e non è un caso se ancora oggi, quando si menziona il cartone animato (Mecha, MANGA, Anime), nella testa di chi c’era e di chi non era ancora nato, ma sarebbe venuto al mondo poco dopo, quella sigla parte in automatico.
C’è da dire che il vero nome di Goldrake è Grendizer e che la serie è ispirata a un cortometraggio cinematografico del 1975, Ufo Robot Gattaiger – La grande battaglia dei dischi volanti. Nella versione italiana, i nomi dei personaggi sono stati quasi del tutto adattati ed è così che Actarus, in origine, è Duke Fleed, per esempio.
Ma c’è un altro aspetto che ai telespettatori potrebbe essere sfuggito ma che è in realtà è fondamentale per capire la serie: Goldrake e Mazinga fanno parte di uno stesso universo. Nel montaggio televisivo non si percepisce questa sfumatura che, invece, emerge molto chiaramente nei cosiddetti “film di montaggio” che vennero distribuiti ai tempi nelle sale cinematografiche.
A rendere l’evento ancora più speciale, la presenza di volti noti che hanno accompagnato le generazioni degli anni ’70 e ’80. Rosanna Vaudetti,
Marina Morgan
e la sempre presente Maria Giovanna Elmi
hanno rievocato le emozioni di un’epoca, condividendo aneddoti e ricordi legati alla serie. Nella puntata finale del 17 gennaio, è stata proprio Marina Morgan ad unirsi a loro, regalando ai fan un momento di pura nostalgia. Nell’ultima serata abbiamo la partecipazione di Dario Fo
con le sue performance e la costante presenza del grandioso Peppino De Filippo.
Maria Giovanna Elmi (la Fatina) con la sua eleganza, la sua voce inconfondibile e la sua dolcezza e delicatezza, ha contribuito a rendere l’atmosfera della trasmissione ancora più magica. La sua presenza ha incantato generazioni di telespettatori, compreso il sottoscritto, che l’hanno ammirata per la sua professionalità e la sua bellezza.
La Elmi ha guidato il pubblico attraverso questo viaggio nel tempo, rievocando forti emozioni e ricordi indimenticabili.
Un aneddoto?
Si racconta che durante una delle registrazioni, Maria Giovanna Elmi abbia improvvisato una battuta che ha fatto ridere tutto il pubblico presente in studio.
L’ECCELLENZA ITALIANA DIETRO GOLDRAKE
Dietro il successo senza tempo del Ribottone si cela un team di artisti italiani di straordinario talento.
La serie animata Grendizer non sarebbe stata la stessa senza il contributo di questi grandi artisti:
Vince Tempera, il maestro delle note, con la sua musica coinvolgente in collaborazione con Ares Tavolazzi, ha creato una colonna sonora che ha accompagnato le avventure di Actarus e Goldrake, diventando un vero e proprio marchio di fabbrica della serie. Luigi Albertelli, il maestro delle parole, ha firmato testi poetici indimenticabili come quello appunto della celebre canzone “Ufo Robot“, trasmettendo emozioni e valori universali.
Lo stesso Luigi Albertelli, ha rivelato in un’intervista che scrivere il testo di “Ufo Robot” è stata una vera e propria sfida. Voleva creare una canzone che fosse allo stesso tempo epica e orecchiabile, capace di emozionare sia i bambini che gli adulti. Il risultato, come sappiamo, è stato straordinario!
Per non parlare della voce di ACTARUS del personaggio, attore e doppiatore del calibro di Romano Malaspina. Goldrake diventa non solo un cartone animato, ma un’esperienza emozionante.
Insomma, un’opera unica nel suo genere, che ha lasciato un segno indelebile nella cultura popolare italiana. Possiamo dire dunque che le sigle televisive indimenticabili di Vince Tempera, le voci dei doppiatori come il grande Romano Malaspina e la canzone interpretata dal bravissimo Michel Tadini, hanno contribuito a creare un’atmosfera magica e coinvolgente, riportando alla mente le avventure di Actarus e del suo Goldrake.
Il successo di questa nuova versione di Goldrake dimostra come i valori di amicizia, coraggio e giustizia, incarnati dal robot gigante, siano ancora oggi attuali e in grado di emozionare. Un tuono che risuona ancora nel cuore di chi ha vissuto l’epoca d’oro dei cartoni animati e che ha conquistato anche le nuove generazioni.
Molte cose sono cambiate dal Goldrake degli anni ’70 fino alle trasmissioni più recenti. Vediamo insieme alcune delle principali differenze:
ANIMAZIONE E GRAFICA
Qualità: L’animazione è notevolmente migliorata. Le nuove versioni offrono una grafica più definita, colori più vivaci e movimenti più fluidi.
Effetti speciali: Sono stati introdotti nuovi effetti speciali e tecniche di animazione che rendono le battaglie più spettacolari e coinvolgenti.
Design dei personaggi: Il design dei personaggi è diventato più spigoloso, fin troppo a mio parere, mantenendo però le caratteristiche originali.
CONTENUTI E TRAMA
Rimasterizzazioni: Le nuove versioni spesso includono rimasterizzazioni delle puntate originali, con un restauro dell’audio e del video.
Contenuti extra: Vengono aggiunti contenuti extra, come interviste ai doppiatori, dietro le quinte e approfondimenti sulla serie.
Adattamenti: A volte vengono realizzati adattamenti più fedeli alla versione originale giapponese, con dialoghi e scene inedite.
Nuovi episodi: In alcuni casi, vengono prodotti nuovi episodi o serie che continuano le avventure di Goldrake, introducendo nuovi personaggi e trame.
CONTESTO CULTURALE
Sensibilità: I contenuti vengono adattati per essere più in linea con la sensibilità contemporanea, evitando stereotipi e temi potenzialmente offensivi.
Messaggi: Vengono rivisti e aggiornati i messaggi educativi e sociali presenti nella serie.
Target: Il target di riferimento può essere leggermente diverso, cercando di coinvolgere sia i fan di vecchia data che le nuove generazioni.
MEDIA E DISTTIBUZIONE
Piattaforme: Oltre alla televisione, Goldrake oggi é disponibile su diverse piattaforme streaming, rendendolo più accessibile a un pubblico più ampio.
Merchandising: È stato sviluppato un vasto assortimento di prodotti legati a Goldrake, come giocattoli, abbigliamento e gadget.
Eventi: Vengono organizzati eventi e convention dedicati a Goldrake, dove i fan possono incontrarsi, scambiare opinioni e partecipare ad attività a tema.
In sintesi, le nuove versioni di Goldrake offrono un’esperienza visiva e sonora migliorata, pur mantenendo intatto il fascino e l’emozione della serie originale. Sono state apportate delle modifiche per adeguarsi ai tempi moderni, ma l’anima di Goldrake rimane la stessa: un’avventura epica che continua a emozionare grandi e piccini.
CONCLUSIONE
Il ritorno di Goldrake è stato un vero e proprio regalo per tutti gli appassionati di anime. Un’occasione per riscoprire un mito e per trasmettere ai più giovani l’eredità di una serie che ha segnato la storia della televisione italiana.