giovedì, Novembre 14, 2024
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Haiti, strage di civili a Pont Sondé: almeno 115 vittime

di Greta Ferrari

 

La guerra tra le gang di Haiti continua a devastare la popolazione civile, con l’ultimo attacco che ha portato una nuova ondata di sangue e terrore. La piccola comunità di Pont Sondé, alla periferia di Sant-Marc nel dipartimento di Artibonite, è stata teatro di una delle più brutali stragi degli ultimi anni, con un bilancio di vittime che ha raggiunto le 115 persone.

L’attacco brutale della Gran Grif

Nella notte tra il 3 e il 4 ottobre, la gang Gran Grif, una delle più potenti della regione di Artibonite, ha compiuto un assalto spietato ai danni degli abitanti di Pont-Sondé. La gang ha approfittato della notte per avvicinarsi alla cittadina a bordo di canoe, cogliendo di sorpresa gli abitanti. Secondo le stime, i corpi delle vittime, tra cui neonati, giovani madri e anziani, giacciono ancora lungo le strade sterrate del villaggio, segnando una delle stragi più sanguinose della recente storia haitiana.

La reazione delle autorità

Il sindaco di Sant-Marc ha dichiarato che il numero delle vittime potrebbe continuare a salire, mentre le forze dell’ordine cercano di stabilire un maggiore controllo nella regione. Tuttavia, la popolazione si chiede perché la polizia non sia intervenuta prima, soprattutto considerando che i membri della gang avevano annunciato l’attacco sul web. In seguito alla strage, le autorità hanno rimosso il commissario di polizia responsabile della zona, ma resta forte il senso di abbandono e impotenza tra gli abitanti.

 

La fuga dei sopravvissuti

I video che circolano sui social sono raccapriccianti: i sopravvissuti, terrorizzati e feriti, sono stati costretti a fuggire verso le coste di Saint-Marc e nelle zone limitrofe. Il movente dell’attacco rimane incerto. Nonostante la gang controlli Pont-Sondé da diversi anni, l’assalto sembra essere stato un atto di riaffermazione del potere sul territorio, come un macabro segnale di forza.

La Gran Grif è tristemente nota per i suoi crimini efferati, tra cui omicidi, stupri e rapimenti. La sua nascita risale a circa dieci anni fa, quando l’ex legislatore Prophane Victor iniziò ad armare i giovani haitiani per ottenere il controllo politico, sfruttando la povertà e il malcontento sociale. Da allora, la gang ha continuato a crescere in potere, con l’attuale leader Luckson Elan che ne guida le operazioni criminali.

Secondo i dati del World Population Review, Haiti ha un tasso di criminalità pari a 78.3, rendendolo il quarto Paese più violento al mondo, dopo Venezuela, Papua Nuova Guinea e Afghanistan. La situazione nel Paese è drammatica, con gang come la Gran Grif che detengono un controllo quasi assoluto su vasti territori, lasciando i civili in balia della violenza quotidiana.

 

 

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