Rasiglia: il Borgo medievale famoso per le sue sorgenti, che sgorgano come funghi lungo il corso del centro storico, formando rivoli o laghetti d’acqua di cui è impossibile non innamorarsi.
E se oggi vi porterò in un posto da favola? Cosa dite? Venite con me…..sarete incantati da questa magia! Soprannominato la “piccola Venezia dell’Umbria”, lo splendido borgo di Rasiglia vi aspetta per svelare tutte le meraviglie che custodisce tra le sue vie, come un tesoro. Nel cuore dell’Umbria, a oltre 600 metri di altitudine, sorge un piccolo paese che pare davvero perso nel tempo. Rasiglia è una frazione montana del comune di Foligno e fa parte della Valle del Menotre.
Interamente attraversato da ruscelli, cascatelle e rivoli d’acqua purissima è incasellato in un contesto naturalistico davvero suggestivo e pittoresco. Il dolce mormorio dell’acqua accompagnerà i tuoi passi alla scoperta di questo luogo fiabesco. Cinquanta casette in pietra adagiate sul lato della montagna formano una sorta di anfiteatro, un tesoro tutto da svelare, dal fascino misterioso e magnetico. Nella piccola Venezia dell’Umbria sono circa 40 i fortunati abitanti che si godono questa fiaba tutti i giorni.
Il Borgo viene chiamato il “miracolo Rasiglia”, perché questo borgo ogni giorno accoglie migliaia di turisti italiani e stranieri.
Le origini del paese Rasiglia
Le origini di Rasiglia sono molto antiche, la documentazione giunta fino a noi attesta la sua esistenza già dal XII secolo. Nel XIV vennero costruite diverse fortificazioni come il Castello appartenente ai nobili di Foligno, la famiglia Trinci. Oggi sono ancora visibili alcuni resti tra cui un tratto di mura con due torri difensive minori e il rudere del mastio che è stato in parte ristrutturato nel 2006. Grazie alla presenza dell’acqua Rasiglia è stato il luogo ideale per costruire mulini d’acqua, lanifici e opifici. Nel 1600 il cuore del paese diventò un vero e proprio centro produttivo che generò benessere e ricchezza. A fine Ottocento Rasiglia aveva due lanifici, otto mulini, quattro banche ed un ufficio postale.
Tutte le attività furono presenti fino a metà Novecento quando la Seconda Guerra mondiale ne decretò il declino. Le aziende abbandonarono il paese trasferendosi a Folingo. Nel 1997, un terremoto colpi fortemente il paese, fatto che ha contribuito allo spopolamento del borgo, rischiando di diventare un paese fantasma. Rasiglia ha saputo rinascere; oggi ci offre attrazioni e scorci ineguagliabili che vale la pena ammirare.
La rinascita della “piccola Venezia” nel cuore dell’Umbria
Negli ultimi anni sta conquistando molti visitatori, curiosi di scoprire il fascino dimenticato. Un paesino di una bellezza straordinaria che ci lascia ammaliati per la sua unicità, un gioiello tutto da vivere, caratterizzato dallo sciabordio delle chiare e fresche acque. Rasiglia presenta la struttura del tipico borgo medievale umbro, ma con una particolarità: il fiume Menotre si dirama al suo interno grazie a un complesso e ingegnoso sistema di canali. E’ questa peculiarità a rendere unico il borgo, chiamato la Venezia d’Umbria. Le acque limpide e cristalline che lo attraversano sono state fonte di ricchezza nei secoli, a partire dal 1200. Sono state usate per irrigare i raccolti e come bacino per la pesca. Oggi sono un’attrazione che stupisce migliaia di turisti ogni mese, provenienti da tutto il mondo.
Per le vie e i vicoli del borgo, ogni angolo ha qualcosa di unico da mostrare, per esempio, vicino ai lavatoi del paese si trova l’Antico Santuario della Madonna delle Grazie, fondato nel 1450, qui ci fu il ritrovamento di una statua in terracotta della Vergine adorante il Bambino. Nonostante lo spostamento in altre diocesi, la scultura tornava sempre al luogo di origine: visto l’evento prodigioso si decise di costruire una chiesa in onore della Madonna. Tra le meraviglie del paese da visitare ci sono anche le Cascate del Menotre, Il Parco dell’ Altolina, le Grotte dell’Abbadessa di origine carsica.
Il Borgo dei miracoli…
A Rasiglia un piccolo miracolo: meno di 50 abitanti riescono ad attrarre 20.000 turisti in pochi giorni: 100 coperte storiche, 20 bacheche che raccontano i mestieri, due lanifici, un fuso, un gomitolo e sopratutto un paese corazzato dalla sua più grande ricchezza: l’acqua. Sono gli elementi che raccontano Rasiglia, splendido borgo, che dopo la crisi sismica del 1997, ha saputo rinascere e svilupparsi divenendo un vero e proprio polo d’attrazione turistica. Così la Pro loco, alcune associazioni locali e la mano di alcuni privati visionari hanno fatto quello che in Italia accade raramente dopo eventi catastrofici; un processo di riqualificazione serio, vero, che ha riportato il paese ai suoi fasti storici e, possibilmente, anche di più.
Ogni anno qui si svolgono due eventi importanti, assolutamente da non perdere: un festival dedicato agli antichi mestieri di tessitura: “Penelope a Rasiglia” a Giugno e l’altro evento “Rasiglia Paese Presepe” si svolge nel periodo natalizio (dal 26 dicembre al 6 gennaio); ad animare le vie del borgo sono personaggi che ripropongono i mestieri praticati nel borgo tanti anni fa: tessitori, tintori, lavandaie, falegnami ci rammentano le proprie radici.
Insomma se non ci siete già stati andate ad ammirare questo meraviglioso borgo dal fascino irresistibile, dove il mormorio delle acque infonde pace e serenità, dove il borgo incantato sembra di essere quasi sospeso in un luogo senza tempo e di essere catapultato all’improvviso in un’epoca che ormai non c’è più.