Prima di raccontarvi questo episodio di cronaca mi sono domandatoto se era giusto pubblicare la foto di questa tragedia ….
La mia coscienza all inizio era didubante , poi mi sono detto : si , é spero che questa foto la possono vedere tanti giovani “figli di gomorra ” che ” giocono” a fare i delinquenti o gli aspiranti boss .
Ragazzi con la vita non si scherza e unica e inrepetibile non sprecatela nella malavita , ma vivetela a 360 gradi godetevela nella libertà e nella verità di ciò che siete .
Nella serata di ieri, Napoli è stata scossa da un agguato che ha portato alla morte di Luigi Procopio, ucciso a colpi d’arma da fuoco nel quartiere Duchesca. L’episodio è avvenuto dopo una violenta rissa che ha coinvolto più persone della stessa famiglia . Il litigio familiare sarebbe degenerato, culminando nell’intervento mortale del killer, che è poi riuscito a fuggire a piedi, rendendosi irreperibile.
Ma la tragedia vera di questa assurda storia è che tutto si è consumato dinanzi agli occhi del figlio della vittima un bambino di 10 anni fortunatamente illeso .
Questo tragico evento riaccende i riflettori sulla violenza che affligge alcuni quartieri di Napoli, spesso teatro di scontri tra clan rivali. La comunità locale è scossa e chiede maggiore sicurezza, mentre le autorità promettono un impegno costante per contrastare la criminalità.
Ancora una volta l unico a gridare ai colpevoli di consegnarsi alla giustizia e Gennaro Panzuto
Dove in un video su tik tok Panzuto non smette di gridare a chi ha commesso questo ennesimo atto di violenza di consegnarsi alla polizia facendo anche i nomi di ipotetici clan coinvolti.
Gennaro panzuto dichiara ” oggi Napoli e diventata come questa catacombe, siamo tutti ostaggi di questi figli di gomorra di questi clan blasonati…clan Mazzarella, tuttavia mi rivolgo a questi 4 balordi costituitevi fate un pó gli uomini ” non é la prima volta che Panzuto fa sentire il suo sdegno per tragedie del genere , si é sempre mostrato in prima fila a combattere contro questa mentalità illogica della violenza il suo scuotere le coscienze rimane l ultimo grido di una Napoli ferita.
L’omicidio di Procopio si inserisce in un contesto complesso, dove tensioni e rivalità persistono, evidenziando la necessità di interventi mirati per prevenire episodi simili in futuro.
Ma finché c’è la metantalitá dei giovani di imitare questi signori della malavita nulla cambierà anzi andremo sempre più verso un punto di non ritorno, dove il valore della vita peserà nulla , questa è la conseguenza di modelli sbagliati proposti sui social nei film nella musica
Panzuto ha usato un termine ” figli di gomorra ” dovremmo impegnarci invece a far diventare i nostri giovani figli di Napoli di quella Napoli bella fatta di sole mare e sentimenti .