Fede, leggenda e tradizione si intrecciano nella processione della Madonna degli Angeli organizzata dal sindaco Dioniso Rotunno
Ieri, tra il verde intenso dei boschi di Quasano e la luce dorata del sole di giugno, si è svolta la tradizionale processione in onore della Madonna degli Angeli, evento molto sentito dalla comunità locale e dai devoti della Murgia. A organizzare con cura la giornata è stato il sindaco di Toritto, Dioniso Rotunno, che ha voluto mantenere viva non solo la celebrazione religiosa, ma anche il profondo legame con una leggenda secolare che affonda le sue radici tra storia e fede.
Secondo la tradizione, una giovane principessa di Bitritto, vissuta secoli fa, era gravemente ammalata. Nessuna cura sembrava sortire effetto, e la speranza si affievoliva giorno dopo giorno. Ma una notte, la ragazza raccontò di aver sognato una donna luminosa che le indicava un luogo preciso: Quasano. In quel tempo, si trattava di una zona poco conosciuta, selvaggia, immersa nel silenzio e nella pace della natura.
Si narra che, secoli fa, una giovane contessa di Bitritto fosse gravemente ammalata. Nessuna cura sembrava aiutarla, finché una notte sognò una figura luminosa che la invitava a recarsi a Quasano.
Condotta in quel luogo sacro, si inginocchiò dinanzi alla Madonna degli Angeli e, miracolosamente, guarì.
In segno di gratitudine, la principessa fece un dono speciale: distribuì del pane agli abitanti del posto, come simbolo di vita, abbondanza e riconoscenza.
Ancora oggi, questa storia vive nel cuore della tradizione popolare e nella processione che ogni anno si celebra a Quasano.
Su richiesta della figlia, la famiglia nobiliare la fece trasportare fin lì, tra mille difficoltà. Giunta davanti a una piccola chiesa dedicata alla Madonna degli Angeli, la principessa si mise a pregare con fervore. E fu proprio lì che accadde il prodigio: la giovane si alzò in piedi, guarita, tra lo stupore dei presenti. Si racconta che una luce avvolse il luogo e che da quel giorno, ogni anno, i fedeli accorrono per rendere omaggio a quella presenza miracolosa.
La festa di ieri ha rievocato questo miracolo antico, con una partecipazione intensa e commossa da parte della comunità. La statua della Madonna è stata portata in processione tra canti, preghiere e momenti di profonda spiritualità, creando un ponte tra passato e presente.
«È nostro dovere custodire queste tradizioni che ci parlano di identità, radici e speranza», ha dichiarato il sindaco Dioniso Rottuno, che ha voluto ringraziare i volontari, le forze dell’ordine e i cittadini per la riuscita della giornata.
In un mondo che corre veloce, Quasano resta un luogo dove il tempo si ferma, e dove una leggenda continua a parlare al cuore di chi crede nei miracoli e nella forza della memoria collettiva.