Non è stato un giorno come tanti altri, ieri mercoledì, il primo dopo Pasqua. Mentre a Roma fervono i preparativi dei vari cerimoniali che la dipartita di Francesco sta comportando, appena fuori delle mura vaticane l’ umanitá, da ogni dove, non ha smesso, neanche temporaneamente, di occuparsi delle varie incombenze, soprattutto quelle riferibili alle guerre in corso. Fatta eccezione per quest’ argomento, sembra che buona parte degli abitanti del pianeta stia mettendo in mostra una ritrovata fede, che, per svariate ragioni, aveva collocato in un un anfratto della mente. Esso può essere visto come il corrispondente, su questa terra, a una cantina o a una soffitta. Non per tale forma di misticismo sui generis le vicende di questo mondo, le belle come le brutte, hanno subito rallentamenti o stop di sorta. Di conseguenza gli eventi più luttuosi e distruttivi come le guerre in corso non hanno subito rallentamenti di alcun genere, figurarsi tregue o cessate il fuoco. Perdipiù la confusione già esistente, accentuandosi, sta generando nuove mostruosità, sempre meno confacenti all’ umano vivere, se tra esse si pensa di includere gli eccidi e il frutto di altri simili comportamenti È quest’ ultimo il termine appropriato per definire quanto continua a accadere, con un macabro crescendo, in Ucraina come in Israele e loro supporter. Preceduti da tanti interrogativi, a Roma sono in preparazione il Conclave Solenne dei Cardinali elettori e un’altra riunione, questa informale, tra coloro che hanno in mano le sorti del mondo. Il Conclave servirà a compiere tutte le operazioni necessarie per mettere sul trono che fu di Pietro il successore di Francesco. L’altro gruppo di lavoro che sarà presente a Roma, quello formato da Capi di Stato o da loro dignitari giunti in città per partecipare alle esequie di Francesco, loro collega in quanto Primo Cittadino dello stato più piccolo del mondo, il Vaticano. Sarà questa riunione estemporanea, con presumibili quanto augurabili incontri personali, che certamente terrà incollata l’attenzione del Mondo su quanto accadrà nella Città Eterna. Non è da escludere che, intervenendo da dove ormai si trova, Francesco decida di continuare a collaborare, mettendoci la faccia, per essere ancora di aiuto all’umanità. Uno dei tanti detti rustici sostiene che, quando muore un essere umano qualsiasi, un’ altro, in qualche modo a lui collegato, ne riceve vantaggi di ogni genere. Avanti così, allora, e che Dio la mandi buona, giusto per rimanere nell’ ambiente religioso.
Sensa esagerare, però!