Davanti a una Piazza San Pietro gremita di persone e delle delegazioni di capi di Stato alle ore 10:00 inizia la celebrazione liturgica del Pontefice Francesco, morto il 21 aprile 2025, con la processione di 149 cardinali e con l’applauso di saluto della piazza, allo stesso modo di quando chiese la benedizione del popolo di Dio nel 2013. Arrivato il feretro sul sagrato, portato a spalla dai sediari, a concelebrare in primis sono i cardinali e i patriarchi delle Chiese Orientali, per poi a presidiare le esequie il decano del Collegio cardinalizio, il cardinale Giovanni Battista Re. Sul sagrato della Basilica è presente anche l’icona mariana della Salus Populi Romani ossia la Madonna dipinta da san Luca e custodita nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore tanto cara al Pontefice Francesco. I concelebranti sono 980, fra cardinali, vescovi e sacerdoti, ci sono poi 200 ministri della comunione e oltre 4mila presbiteri nella parte destra del sagrato. Ad assistere alla messa in prima fila il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e alla moglie Melania, il presidente finlandese, il presidente estone, il Re Felipe di Spagna, il presidente francese Emmanuel Macron e la moglie Brigitte e il presidente ucraino Zelensky.
In questa maestosa piazza tante volte il papa Francesco ha predicato tante eucarestie e ora siamo raccolti davanti alle spoglie dello stesso, con il cuore triste, ad onorarlo ma la fede continuerà nel suo segno. Nel corso del suo Pontificato ha toccato le menti di tutti con le sue immense opere e nonostante le sofferenze e gravi problemi di salute ha voluto concedere la benedizione della Solennità di Pasqua poi scendendo in questa piazza per salutare dalla papamobile scoperta tutta la grande folla convenuta per la Messa di Pasqua, seguendo le orme del buon pastore e donando serenità a tutti con il suo vocabolario di metafore illuminando le tematiche del mondo. Un uomo ricco di calore e di carisma ora lo affidiamo al Signore che possa accoglierlo nel suo cuore, chiedendo a lui di pregare per noi e che benedica la Chiesa e Roma come nel tuo ultimo abbraccio tenendo accesa la fiaccola della speranza. Di fronte agli orrori e alle guerre il papa si era sempre espresso dicendo che sono solo morte di persone, distruzioni di case, ospedali e scuole e più volte ha incessantemente elevato la sua voce implorando la pace e invitando alla ragionevolezza. La guerra ci lascia sempre il mondo peggiore. Cosí il cardinale Giovanni Battista Re nell’omelia della messa esequiale di Papa Francesco, tra gli applausi dei presenti.
Chissà che con la morte di un cristiano come papa Francesco ci possa essere la liberazione degli ostaggi di Gaza come Hamas ha proposto in cambio di cinque anni di tregua della fine della guerra. Trump e Zelensky hanno avuto un incontro “molto produttivo” poco prima dei funerali di Papa Bergoglio. La speranza che ci possa essere anche la fine della guerra tra Russia e Ucraina…