IL PIPISTRELLO – POESIA DI ALASGAR ALIOGLU
INTERPRETATA E TRADOTTA IN ITALIANO DA MARIA TERESA LIUZZO
(DIRETTORE RIVISTA DI CULTURA INTERNAZIONALE ”LE MUSE”)
Perché non mi ascolti mondo?
Il pipistrello è un essere ambiguo.
E’ cieco durante il giorno
e durante la notte ubbidisce al suo ”rader”.
Insegue le stagioni e la terra ”promessa”.
Rimane impiccato alla pietra del soffitto.
Così lo descrive la scena
della troppa celebrità lusinghiera…
Non sacrificarti per loro;
ti sfugge il loro imbarazzo,
non ti accorgi di nulla.
Il dolore divora il centro del tuo cuore…
A mezzogiorno
a volte si accanisce
(escludendo gli Uomini) …
Alle spalle hanno impressi numeri.
Non li vedi nelle assemblee regionali,
il deputato ha il volto addormentato.
Non vedi il giudice Lui-Jimini…
e neppure le sue sopracciglia aggrottate,
la partita continua…
Non segui l’aumento dei prezzi.
Nel pomeriggio chi è andato al desco…
a pranzare.
Non vedi tangenti
solo il prezzo del Tè
è un fiume che scorre nelle tasche.
Non puoi scegliere barboni
e allori di gabinetto.
Alla fine scopriamo
che non si vive bene alla luce del sole.
I guai del mondo non riesci a distinguerli
e soprattutto a vederli
nella loro dimensione.
Cosa! Cosa! Cosa?!
Si nasconde tra noi
come gli alieni?
Guardati intorno!
L’uomo ama fingersi cieco durante il giorno
per giustificare la sua negritudine notturna.
Trasformerà la sua incoscienza
in un tenue respiro
legando alla catena il proprio cuore.
A. A.