C’è un tempo magico, sospeso tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, in cui il velo tra i mondi si assottiglia e il respiro degli antenati risuona leggero nell’aria…
È tra il 27 e il 28 ottobre che, si dice, le anime degli animali che ci hanno lasciato trovano la strada del ritorno…
Immaginali, i nostri compagni silenziosi e fedeli, avanzare con passi lievi lungo il cammino di stelle che guida i loro spiriti alla nostra soglia…
Vengono a cercare il calore di un ricordo, il suono delle nostre risate che ancora echeggia nelle stanze e l’impronta del loro affetto che è rimasta incisa nei nostri cuori…
In questa notte speciale, i venti sussurrano i loro nomi e l’aria si riempie di sguardi invisibili ma familiari…
Un soffio di brezza si insinua sotto le porte, portando l’odore dell’erba che amavano calpestare, del legno che scaldava i loro inverni e del sole sotto cui riposavano…
E noi, con un senso di meraviglia e di malinconia, ci accorgiamo della loro presenza, sentiamo di nuovo quel legame fatto di sguardi e di silenzi, di fusa e di abbai, di piume leggere o squame lucenti…
È una visita breve, appena un attimo sospeso, un soffio leggero nell’eternità…ma, come in un sogno che non vorremmo mai lasciare, essi sono lì, accanto a noi…
Nessun confine può separarci in questo tempo sacro, nessuna distanza spezza la connessione con chi ci ha dato tutto senza mai chiedere nulla…
Così, nella notte tra il 27 e il 28 ottobre, apriamo le finestre dei ricordi e i nostri cuori…
Rendiamo onore a questi spiriti gentili e leali che tornano per ricordarci che l’amore non muore mai, neanche quando le loro forme si dissolvono nell’ombra…
E l’indomani, quando la luce tornerà, sentiremo un calore leggero sulla pelle e una carezza che sa di addio…e sapremo che sono stati qui…