mercoledì, Maggio 14, 2025
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di Mariangela  Petruzzelli

Il valore delle certificazioni di sostenibilità come strumento di contrasto all’italian sounding dei prodotti alimentari

L’importante tema verrà trattato il 31 ottobre nel Chiostro del Convento di Santa Maria Sopra Minerva, Senato della Repubblica italiana a Roma in un interessante convegno promosso ed organizzato  dall’ Accademia di Agricoltura di Torino       

“Le certificazioni di sostenibilità come strumento di contrasto all’italian sounding dei prodotti alimentari: aspetti gius-economici ed esperienze piemontesi” è il titolo dell’interessante convegno scientifico che si svolgerà il 31 ottobre, dalle ore 15, nella Sala Capitolare presso il Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva, Piazza della Minerva, n. 38 a Roma, una sede del senato della Repubblica italiana. 

A moderare la tavola rotonda sarà Marco De Vecchi, Presidente dell’ Accademia di Agricoltura di Torino che organizza e promuove l’evento. Interverranno: Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Gilberto Picchetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Alberto Cirio, Presidente Regione Piemonte, Paolo Bongiovanni, Assessore all’Agricoltura, Cibo, Caccia e Pesca – Regione Piemonte, Pietro Piccarolo- Presidente UNASA, Unione Nazionale delle Accademie per le Scienze Applicate allo Sviluppo dell’Agricoltura, alla Sicurezza Alimentare ed alla Tutela Ambientale Diego Saluzzo, Presidente UGIVI, Accademia di Agricoltura di Torino, Antonio Ferrante Presidente SOI, Niccolò Pietro Paolo Macciotta, Presidente ASPA e AISSA, Vincenzo Gerbi – Società italiana di Scienze e Tecnologie Alimentari, Oreste Calliano, Docente di Diritto comparato dei consumi alimentari, Università di Torino, UGIVI e Accademia di agricoltura che tratterà dell’ “Italian Sounding: aspetti gius-economici”, Ferdinando Albisinni, Accademico dei Georgofili che discetterà su “Qualità e sostenibilità del diritto alimentare europeo”, Anna Claudia Pellicelli, Professore Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese, Direttore Master in Marketing nel Food & Beverage, Strategie Digitali & Management della Sostenibilità, Università di Torino, Accademia di Agricoltura di Torino che tartterà “Il marketing internazionale dei prodotti alimentari e l’Italian Sounding”, Oreste Gerini, Dirigente generale MASAF-ICQRF – Direzione generale degli uffici territoriali e laboratori che esporrà su “Strategie di contrasto all’Italian Sounding nei prodotti alimentari”. Seguirà la atvola rotonda dal titolo: “L’esperienza dei settori produttivi e realtà aziendali”. A coordinare i lavori sarà Alberto Cugnetto (Accademia di Agricoltura di Torino e UGIVI) ed i relatori saranno: Pierstefano Berta  (Direttore OICCE, UGIVI e Consorzio Vermouth di Torino), Luca Battaglini (Università di Torino), Riccardo Gucci (Presidente Accademia Olivo e olio), Antonio Elia (Università di Foggia), Silvana Nicola (Università di Torino), Paolo Inglese  (Università di Palermo), Vincenzo Gerbi (Università di Torino). 

L’Italian Sounding, come è noto sia agli operatori del settore agroalimentare che ai tecnici ed ai regolatori, costituisce l’imitazione di prodotti agroalimentari italiani a fini di commercializzazione fraudolenta, mediante l’assonanza di nomi, immagini, combinazioni cromatiche (come il tricolore) che evocano inequivocabilmente l’ambiente produttivo italiano, nel tentativo di sfruttarne l’appeal, soprattutto verso i Paesi in cui i consumatori hanno scarsa capacità di confrontare qualità, pregi e difetti dei prodotti alimentari. Ad esempio: Parmesan – Pomarola – Zottarella in Germania, Prosek, Barollo, Grappagner, Cianti in US. Per la «Filiera Italia» nel mondo l’IS crea un danno economico e di immagine del valore di oltre 100 md. ed una riduzione occupazionale di circa 300 mila posti di lavoro. Le azioni legali di contrasto scontano difficoltà operazionali: in US occorre agire in ogni Stato federato, con diversa normativa e diversi orientamenti giurisprudenziali, spesso con approccio al tema di tipo protezionistico verso gli operatori locali; in Europa i ricorsi alla Corte di Giustizia hanno avuto esiti contrastanti (caso Tocai, causa C-347/03, caso Parmesan, causa C-132/05 ). Le azioni di abuso di marchio, se azionabili, risultano convenienti soprattutto per le grandi imprese di trasformazione, con approccio globale (caso Ferrero Rocher in Cina) e di pressione di tipo politicodiplomatico (fu il caso della utilizzazione della denominazione Marsala Garibaldi a Rio Grande do Sul in Brasile). Occorre pertanto rivolgersi, soprattutto a tutela delle PMI agroalimentari, a strumenti di contrasto giuseconomici quali proposti dalla dottrina di economia istituzionale (Williamson) e giuridica torinese (Bobbio ) consistenti in sanzioni negative ( disincentivi) e positive ( incentivi ) o agli stimoli (Nudges, Spinte ge gentili) verso comportamenti efficaci ed efficienti da parte degli operatori economici export oriented. Uno di questi, attuale e molto apprezzato, in particolare dalle generazioni di consumatori giovani, è costituito dalle certificazioni di sostenibilità ambientale, economica, sociale ( tra cui il rispetto dei diritti dei lavoratori coinvolti nel processo produttivo e trasformativo), che la normativa europea ed italiana hanno incentivato. In particolare è stata recentemente approvata la Dir. (UE) 2024/825 che modificando la Dir. (UE) 2019/771 in tema di informazione ai consumatori tende a responsabilizzare gli stessi per la transizione verde e l’economia circolare, introducendo tra le pratiche commerciali sleali le pratiche di “greenwashing”, e armonizzando gli strumenti di informazione ai consumatori, tra cui i marchi di sostenibilità e le asserzioni ambientali, le etichette e gli avvisi armonizzati. Tali strumenti informativi, adeguatamente certificati, possono efficacemente essere utilizzati dagli operatori economici per orientare le scelte di consumo verso qualità, sicurezza, sostenibilità, valori di cui i prodotti alimentari italiani sono portatori nel mondo e possono costituire utili strumenti di contrasto alla commercializzazione nei mercati interno, europeo e globale dei prodotti Italian Sounders. Il workshop intende esplorare gli aspetti gius-economici e tecnico-politici del fenomeno nel nuovo panorama introdotto dalla recente normativa sul Made in Italy ( L. 27 dicembre 2023, n. 226 “Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del made in Italy” ) al fine di proporre l’attivazione di incentivi alle certificazioni, in particolare per le PMI agroalimentari.

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