E’ stato l’incontro di tennis più emozionante di sempre? Sicuramente delle ultime stagioni. Jannik ha perso, e fa male. Ma in questa rocambolesca sconfitta ha dimostrato di essere uno straordinario campione. E così il suo avversario, Alcaraz, che ha vinto al tie-break del quinto set (4-6, 6-7, 6-4, 7-5, 7-6) un incontro di una bellezza impossibile. In vantaggio due set a uno, Sinner ha avuto tre match point a disposizione nel quarto: lo Slam ormai in cassaforte, lo Slam più difficile perché sulla terra rossa, la
superficie che ama di meno e che è invece il giardino del suo rivale, Alcaraz. «Basta un piccolo dettaglio, perché una partita cambi improvvisamente»: Sinner lo aveva ripetuto nelle ultime 2 settimane, quasi per giustificare la facilità con cui aveva superato i proprio avversari. Un piccolo dettaglio: un errore, un rimbalzo strano, una palla fuori non vista. E’ successo. Carlitos è coraggiosamente ritornato dall’inferno, ha vinto il quarto set al tie-break e poi la quinta e ultima frazione tra continui ribaltamenti di fronte. Cinque ore e mezza di spettacolo e dramma sportivo. Un anno e mezzo fa era successo a Jannik, agli Australian Open, di
rimontare una finale di Slam dopo essere stato sotto per 2 set. E qui al Roland Garros l’ultima volta era toccato a Tsitsipas, sono passati 4 anni, superato dal solito Djokovic.
Però mai, con tre occasioni per chiudere, Che peccato. Ma questa è la bellezza dello sport. Ha giustamente vinto lo spagnolo, un campione straordinario che per i prossimi anni sarà protagonista con il nostro di una bellissima sfida. Bravissimo Jannik. E grazie, per le emozioni che oggi ci hai regalato.