Trump media il cessate il fuoco, ma la tensione resta alta. L’AIEA chiede chiarezza sui danni ai siti nucleari iraniani, mentre l’Europa osserva in silenzio.
Dopo dodici giorni di scontri intensi tra Israele e Iran, un cessate il fuoco è stato annunciato grazie alla mediazione dell’ex presidente americano Donald Trump. La tregua, definita “completa e totale”, arriva in un momento di estrema instabilità geopolitica, con oltre 600 vittime registrate e danni significativi a infrastrutture civili e militari.
L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) ha chiesto un incontro urgente con Teheran per valutare l’entità dei danni ai siti nucleari colpiti durante i raid israeliani. L’Iran, da parte sua, ha dichiarato di essere pronto a tornare al tavolo dei negoziati, ma ha ribadito il diritto a difendere la propria sovranità.
Nel frattempo, l’Europa resta in una posizione defilata. L’ex premier Romano Prodi ha criticato duramente il silenzio dell’Unione Europea, definendolo “uno dei problemi più gravi” in un contesto internazionale sempre più caotico.
La tregua reggerà? O è solo una pausa prima di una nuova escalation? Intanto, il mondo trattiene il fiato.