di Paolo Cagnoni
Sembra una notizia un po’ goliardica, invece esiste davvero ed è il risultato di uno studio condotto dalla piattaforma Preply. Stiamo parlando della classifica delle “città più maleducate d’Italia“, alle quali viene assegnato un punteggio medio seguendo criteri ben precisi. Per esempio l’abitudine di usare in modo “aggressivo” il cellulare in pubblico, oppure di saltare le file, o ancora di non rispettare lo spazio altrui. Proprio l’uso maleducato del cellulare in pubblico sembra essere il malcostume più diffuso nel nostro Paese (all’estero, a quanto pare, si tratta di un comportamento di norma poco accettato). Anche essere rumorosi negli spazi pubblici è considerato un grave segno di maleducazione. Fra le “sorprese” di questa classifica, il primo posto di Venezia, meta privilegiata dei turisti. O il quarto di Milano, città “borghese”, che precede la Capitale Roma – in apparenza più rumorosa e caotica – di un paio di posizioni.
LA CLASSIFICA DELLE PEGGIORI 10 CON IL PUNTEGGIO MEDIO
- Venezia – 6.55
- Catania – 6.52
- Parma – 6.51
- Milano – 6.33
- Brescia – 6.30
- Roma – 6.26
- Genova – 6.25
- Trieste – 6.23
- Torino – 6.07
- Taranto – 6.03
Ma il rilevamento “in negativo” di Preply ha anche il pregio di individuare, al contrario, le città più educate della nostra Penisola. Quelle in cui i comportamenti “pubblici” appaiono più virtuosi e rispettosi della libertà e del benessere del prossimo. Qui la situazione si ribalta, e il rispetto degli spazi altrui – in qualsiasi forma – diventa, anziché un aspetto negativo, un motivo di orgoglio. Al primo posto di questa classifica “in positivo” troviamo Padova: Veneto perde, Veneto vince… Molto bene il Sud, con 5 città fra le prime 10 e la tanto bistrattata Napoli che si piazza orgogliosamente al settimo posto.
LA CLASSIFICA DELLE 10 “EDUCATE”
- Padova – 5.18
- Firenze – 5.60
- Modena – 5.66
- Verona – 5.66
- Bologna – 5.87
- Messina – 5.89
- Napoli – 5.90
- Bari – 5.94
- Palermo – 6.02
- Taranto – 6.03