In spagnolo Creanza significa raccolta, usata unita al millesimo, è l’indicazione sui contenitori di vino dalla vendemmia di quale anno esso è stato ottenuto. Ne consegue che, nella penisola iberica, “mala crianza” indica una vendemmia di qualità scadente o, più in generale, un cattivo raccolto di tutto quanto si produce in campagna. In Italia per creanza si intende il garbo, più in generale l’educazione. Screanzato/i, ne consegue, è chi o quanti hanno scarsa o addirittura nessuna pratica della stessa. Quando tale comportamento è usato nei riguardi di soggetti con i quali non si intrattengono rapporti più o meno confidenziali, chi lo pone in atto viene ammonito, in particolare nell’ ambiente rustico, con l’ espressione: “la troppa confidenza sconfina nella mala creanza”.
Di tale modo di agire un interprete straordinario è Donald Trump, attuale n° 1 degli USA. Lo stesso ricorda Zu Giacinto, “Don” a forza, come il personaggio del telefilm omonimo degli anni ’60, opera del regista Anton Giulio Majano. Se si volesse definire tutto ciò che un capo di stato non deve fare, basterebbe far riferimento al suo comportamento. La rapidità con cui stravolge il suo pensiero, contende la durata con il cambio d’abito del trasformista Brachetti. Tale caratteristica lo rende del tutto inaffidabile, pertanto non c’è bisogno di fare ulteriori commenti per mettere a fuoco il personaggio. Può invece essere interessante soffermarsi su una peculiarità specifica del suo essere screanzato: la vigliaccheria, che sta manifestando con sempre maggior frequenza da quando ha rimesso piede nella Casa Bianca. Non consiste solo dall’annuncio dato à la volè di volersi defilare dagli impegni assunti a Roma in occasione dell’ insediamento di Papa Prevost. Si è impegnato allora, davanti a Leone XIV e al mondo al di occuparsi e quindi risolvere la questione Ucraina. Tale è il suo modo di interloquire con i suoi corrispondenti di altri paesi, che difficilmente sarà accettato. Il colmo lo raggiunge quando gioca in Casa…Bianca, per lo più nello Studio Ovale. Non si comporta diversamente dal lupo quando cerca di spingere nella sua tana la preda che ha adocchiato. Mai archiviato e nemmeno superato resta il trattamento che riservò a Zelensky mesi addietro: mancò poco che non lo mettesse alla porta. Sempre con riferimento al lupo, cui la vulgata attribuisce l’attitudine di perdere il pelo ma non il vizio, successivamente il Rodomonte a stelle e strisce ha agito da bullo di quartiere con il Presidente del Canada Carney. Dulcis in fondo, almeno fin’ora, qualche giorno fa ha messo alla gogna mediatica il Presidente del Sudafrica Ramaphosa. Questi si era recato a Washington con tutte le buone intenzioni, peraltro dimostrate in concreto anche dal suo seguito selezionato con attenzione. Ramaphosa ha saputo fare buon viso a cattivo gioco. Volendo con ciò sottolineare che il Biondo di Washington ha pensato e messo in atto di far proiettare un fotomontaggio che screditasse il suointerlocutore ..”bruno” di Città del Capo. Questi ha mantenuto la sua compostezza anche, ironizzando su quello scherzo, senz’altro preparato con cura dal padrone di casa. Purtroppo il comportamento di chi pretende di decidere per il mondo intero non può portate da nessuna parte se non al ritorno alla barbarie dell’intera umanità. Se si pensa al trattamento che riservavano i Greci e i Romani agli ospiti, si cade nel totale sconforto. I primi riservavano a essi, Xenia, un trattamento colmo di premure, tanto che, quando quegli stessi ripartivano, procedevano a uno scambio di doni con chi li aveva accolti. Altrettanto succedeva nell’ Impero Romano, dove vigeva la sacralità dell’ospite, tanto da far assurgere a motto l’ espressione “hospites sacra sunt”.Come si possa solo immaginare che un caratteriale del genere di Trump voglia assurgere a leader incontrastato del pianeta Terra, è difficilmente realizzabile. È più probabile che continui a indossare l’abito, quello da lavoro, certamente non quello di scena, del pervertito. In tempi normali, sarebbe pressochè impossibile che qualcuno gli affidasse da svolgere la più banale delle funzioni. Anzi, molto probabilmente, sarebbe del tutto escluso a priori da una improbabile selezione. Nel villaggio si dice che il peggiore disprezzo sia la noncuranza. Purtroppo tale atteggiamento non è adottabile in tutti i campi e in ogni circostanza.