sabato, Aprile 26, 2025
HomeRubricheUno sguardo da PonteLa pace nel mondo, una colomba che vola troppo alta, non ancora...

La pace nel mondo, una colomba che vola troppo alta, non ancora pronta a posarsi.

Test123
Test456

domenico ocone 150x150 1

 

 

Molto spesso accade che l’umanità sia messa alla prova da episodi a prima vista completamente scollegati con il fatto clou del tempo considerato. Al contrario sono quelli che condizionano la scena umana. Ridotto il tutto a argomenti di portata limitata ma salienti perché il Paese proceda per la sua strada di civiltà e progresso, non sia considerata una perdita di tempo focalizzare alcuni aspetti della “Questione Ventotene”. Essa ha preso forma alcuni giorni orsono prima in un aula del Parlamento e, senza soluzione di continuità, si é allargata a dismisura in ambienti di ogni genere. Per non ripetere la disamina già abbondante delle piaghe scoperte dalla Premier Meloni, sarà bene inquadrare l’episodio in un contesto più ampio della platea che ha assistito all’estemporaneo quanto singolare show: il sollevarsi del velo che, almeno per una sua parte, copriva le basi della formazione politica della Meloni, non del tutto democratiche. Con l’aggiunta che la messa in scena non è stata di quelle definibili garbate. Quanto segue vuole essere il cavo portante di quella disquisizione. Si proverà a aggiungere un particolare, per solo scrupolo, essendo arrivato quel brano di romanzo popolare recitato dalla Presidente Meloni anche a conoscenza degli indigeni dell’ Amazzonia. La stessa ha provato, in maniera non proprio ortodossa, di sconfessare la genesi democratica della UE, ponendo genericamente all’auditorium domande retoriche non proprio scevre da spirito di parte, sulla genesi della UE, nello stesso tempo rivolgendole a sé stessa. Non è stato un bel vedere e, soprattutto, quell’intervento non ha fatto, né avrebbe potuto farlo, niente di costruttivo. Con un corollario: la UE è cosa fatta, certamente non è ancora finita e probabilmente permarrà a lungo una realtà in corso d’opera. Tutto ciò è in buona sintonia con quanto accade nel resto del mondo libero, quindi è ormai una realtà consolidata, di quelle che devono avanzare soprattutto per tenersi al passo. Tanto per non farsi trovare impreparata dalle sfide di ogni genere, come quelle che fin d’ora stanno proponendo l’ambiente e l’economia. Ultima ma probabilmente la vera chiave per interpretare la querelle che si è sollevata, è la conclusione che spesso veniva tratta da Cicerone per concludere un dibattimento: “cui bono ?”, cioè chi potrebbe trarre vantaggi da una situazione del genere? Si aprirebbe così la chiusa del canale di polemiche sterili e dannose quando invece c’è tanta carne sul fuoco da poter sfamare un esercito. Il prologo della tragedia Uno sguardo dal ponte di Arthur Miller, sul finire della sua narrazione, dice che il mondo, dacché ha iniziato a girare, è stato il palcoscenico naturale di eventi tragici ripetitivi, come quello che sarà recitato di lì a poco. La tragedia politica attuale avrà la stessa sorte, se non ancora più sgradevole oltreché inutile e fuorviante.

RELATED ARTICLES

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Eventi in programma

ULTIME 24 ORE