La notizia è stata accuratamente nascosta dalla nostra stampa, ma la Russia ha impartito ieri in serio ammonimento: “se fossimo attaccati in profondità con armi occidentali, ci sarebbero conseguenze su entrambe le sponde dell’ Atlantico”.
Già qualche mese fa il nuovo ministro della difesa russo aveva spiegato ai colleghi inglese e francese che, secondo la Russia, la “solidarietà atlantica” del famoso art. 5 del trattato NATO funziona in entrambi i sensi. Non significa solo che se la Russia attaccasse un paese NATO, tutta la NATO andrebbe in guerra contro la Russia, ma anche che se un qualsiasi paese NATO attaccasse la Russia, tutta la NATO diventerebbe un bersaglio legittimo per la reazione di Mosca. Non credano in Occidente di cavarsela dicendo: “noi ci limitiamo a fabbricare armi e a consegnarle all’Ucraina”. Infatti le armi a medio-lungo raggio possono colpire solo se costantemente dirette sul bersaglio da rilevazioni satellitari e da aerei spia che solo la NATO può fornire all’Ucraina. Senza questa assistenza elettronica non servirebbero a niente.
Quindi l’ammonimento fatto qualche mese fa a inglesi e francesi era chiaro: un missile su Mosca significherebbe automaticamente un missile su Londra o Parigi. Ieri i Russi ne hanno aggiunto un altro: un missile su Mosca significherebbe un missile su New York. 😱
Quelli che girano con la mascherina per paura del vaiolo delle scimmie, si informano al TG 1, e ascoltano i sermoni di Mattarella dovrebbero cominciare ad aprire il cervello.
Vi siete chiesti perché ieri Draghi abbia ritenuto di celebrare il suo 77° compleanno con una relazione nella quale raccomanda di moltiplicare la produzione di ARMI nella UE? O perché la Von der Leyen avesse nel suo programma elettorale di dotare tutte le città d’Europa di un RIFUGIO ANTIATOMICO?
La Terza guerra mondiale “a pezzetti” (come la chiama il Papa) iniziata nel 2019 è costantemente sul filo del rasoio. Potrebbe degenerare da un momento all’altro. E molti verrebbero farla esplodere, partendo dall’Ucraina o dal Medio Oriente.
È tempo che ognuno manifesti, e si schieri apertamente per la diplomazia e la pace, e getti nel cesso gli articoli dei guerrafondai prezzolati che spargono odio e infestano i Media e i Social.
Per ora la Meloni – che però non conta quasi nulla, perché l’hanno messa al guinzaglio già prima delle elezioni del ’22 – almeno si è rifiutata di autorizzare l’uso di armi italiane per colpire la Russia. Tra cento mosse sbagliate ne ha azzeccata una. Durerà? Si piegherà? La manderanno via?