Dietro uno dei personaggi animati più amati di sempre si cela una storia poco nota, fatta di affetto, memoria e ispirazione. Il gatto Tom, protagonista eterno della serie Tom & Jerry, non è solo un’icona della comicità slapstick, ma un omaggio commovente a un vero gatto vissuto nella casa di Joseph Barbera, uno dei creatori del celebre duo animato.
Il gatto in questione era un esemplare di razza Russian Blue – o Blu di Russia – nota per il suo manto lucente grigio-bluastro e per il portamento elegante. Documentata per la prima volta nel 1875, questa razza è oggi tra le più apprezzate e costose al mondo. Proprio un Blu di Russia di nome Tom accompagnava Barbera nella vita quotidiana, regalando momenti di serenità e – pare – anche parecchi inseguimenti.
La leggenda narra che il vero Tom morì in circostanze tragicomiche, inseguendo un topo all’interno di una sala di elaborazione fotografica. Un episodio che colpì profondamente il disegnatore, al punto da ispirargli l’idea di trasformare quel dinamico rapporto predatore-preda in una serie animata.
Nacque così Tom & Jerry, un’opera destinata a scrivere la storia dell’animazione, premiata con numerosi Oscar e diventata parte integrante dell’immaginario collettivo. Ma dietro gli inseguimenti rocamboleschi e le trappole assurde, si cela un ricordo personale: quello di un gatto reale, elegante e testardo, che ha vissuto con Barbera e che – senza saperlo – è diventato immortale.
A distanza di decenni, Tom continua a far ridere generazioni di spettatori. E, forse, da qualche parte, il suo omonimo felino starà ancora inseguendo il suo Jerry, in eterno.