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L’Allarme Continua: Altre Due Vittime sul Lavoro in Piemonte e Lombardia. È L’ennesimo “Lunedì Nero”

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Nord Italia,  novembre 2025 – La piaga degli incidenti mortali sul lavoro non accenna a diminuire, macchiando di sangue anche questo inizio di novembre. Nella sola giornata di oggi, si contano due nuove vittime in Piemonte e Lombardia, riportando tragicamente l’attenzione sulla scarsa sicurezza nei luoghi di lavoro. Gli episodi, avvenuti in contesti operativi diversi, rilanciano l’appello urgente di sindacati e associazioni per un maggiore impegno nella prevenzione e nei controlli. Le due fatalità si sono verificate in altrettante cave di estrazione e lavorazione del marmo, un settore da sempre ad alto rischio:

  • Brescia (Nuvolera): Un operaio di 31 anni, di origine indiana, è precipitato nel vuoto mentre era impegnato su un blocco di marmo. Ferito gravemente, è stato trasportato d’urgenza in ospedale dove purtroppo è deceduto poco dopo.

  • Verbano-Cusio-Ossola (Crevoladossola): In Val d’Ossola, a perdere la vita è stato un operaio italiano di 56 anni, schiacciato da un carico o da una macchina operatrice all’interno del sito di estrazione.

Queste due nuove tragedie si aggiungono ai dati allarmanti forniti dall’ANMIL, che parla di “una giornata nera per il lavoro”, citando quattro decessi in poche ore in tutto il Nord Italia, includendo anche il Sassarese e il Piacentino.

Antonio Di Bella, Presidente nazionale ANMIL: “Non possiamo accettare che nel 2025 la sicurezza resti ancora una voce secondaria nei bilanci e nelle coscienze. Ogni morte è una sconfitta per tutti. Servono investimenti, controlli e formazione, ma soprattutto serve rispetto per la vita di chi lavora.”

I numeri continuano a confermare una situazione critica, in particolare per le regioni del Nord.

  • Nel Piemonte, l’incidenza di mortalità sul lavoro nei primi sei mesi del 2025 ha superato la media nazionale, facendo tornare la regione in “zona arancione” per il rischio infortunistico.

  • In Lombardia, si contavano già 37 morti sul lavoro solo nel primo trimestre del 2025.

L’ultimo bollettino Inail, aggiornato a fine settembre 2025, indicava 570 vittime sul lavoro a livello nazionale. La maggior parte degli infortuni si concentra nelle fasce d’età più anziane, in particolare tra i 55 e i 64 anni, spesso lavoratori con maggiore esperienza ma esposti a rischi strutturali e sottovalutazione della prevenzione. Le indagini sulle dinamiche dei nuovi incidenti sono in corso e sono state affidate alle autorità competenti per accertare eventuali violazioni delle normative di sicurezza.

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