L’Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani per la tutela delle persone, dei minorenni e della famiglia
Giovedì 27 Giugno 2024, ore 9:00-13:00 presso la Sala Conferenze di Palazzo Reale, l’AMI -sezione di Milano, Presidente Avv. Maria Furfaro – penalista, criminologa, docente (tema relazionale : “Il Femminicidio come problema relazionale”), ha organizzato in collaborazione con il Comune di Milano, Consigliere Beatrice Uguccioni, L’Ordine dei Giornalisti della Regione Lombardia, Presidente Dott. Riccardo Sorrentino e lo Studio Cataldi, il Convegno con la tematica: “Femminicidi e scomparse: una dramma privato, una tragedia per la comunità”.
Un incontro aperto ai praticanti, avvocati e avvocate, giornalisti e giornaliste, nonché a cittadini e cittadine e rappresentanti delle Istituzioni, avendo come obiettivo di analizzare il tema delle “scomparse “ e dei “femminicidi da una prospettiva giuridica, psicologica e sociale, che purtroppo sono fenomeni in crescita nel nostro paese e nel mondo, rappresentando drammi per le famiglie e tragedie per la società intera; “Femminicidio”: qualsiasi forma di violenza esercitata in maniera sistematica sulle donne in nome di una sovrastruttura ideologica di matrice patriarcale, allo scopo di perpetuare la subordinazione di genere e di annientare l’identità attraverso l’assoggettamento fisico o psicologico della donna in quanto tale, fino alla schiavitù o alla morte”. Nel 2023, secondo il Ministero degli Interni, in Italia si sono verificati 118 femminicidi di cui 98 nell’ambito familiare o domestico. Nel 2024, solo nei primi 2 mesi sono registrati 11 casi di omicidi di donne, motivati da questioni di genere. Figli rimasti orfani, in seguito alla morte della madre per mano del padre si stima – dai dati dell’anno 2023 in Italia, sono 417 orfani di femminicidio; purtroppo questa tema non è abbastanza trattato da giornali e televisione, e rimane marginale negli interessi dell’opinione pubblica. Presente all’evento nella Sala Conferenze, un pubblico numeroso composto in maggior parte di avvocati e giornalisti, insieme a più di 1000 persone collegate da remoto. L’Associazione AMI si occupa di tutti i diritti della persona, con particolare attenzione alle problematiche e alle istanze delle persone con disabilità e delle loro famiglie.
Il Convegno è stato moderato, organizzato e presentato dall’Avv. Maria Furfaro; i saluti Istituzionali sono stati fatti dal Consigliere del Comune di Milano, Beatrice Uguccioni. Hanno presentato le loro relazioni ed interventi in aula avvocati, docenti, giornalisti, personalità con tanta professionalità e competenze di grande ed altissimo prestigio a livello nazionale, tra cui: Avv. Gian Ettore Gassani, Presidente Nazionale AMI (relazione introduttiva dell’evento) ; Avv. Maria Teresa Zampogna – Segretario AMI ,sezione Milano (tema relazione: “ strumenti giuridici per la prevenzione dei femminicidi”), Avvocato, psicologo e docente Guglielmo Gulotta (tema relazionale: “il finto zoologo alieno” , “femminicidi e scomparse”); Avvocato e Presidente di “PENELOPE” Avv. Nicodemo Gentile (tema relazione: “Lupare Rosa: donne senza tomba”); Dott. Gianluigi Nuzzi- giornalista, scrittore e conduttore televisivo “QUARTO GRADO” (tema relazione: “Femminicidi e scomparse “ dal punto di vista giornalistico e televisivo); Avv. Ernesto Sarno (tema relazione: “Orfani speciali, la tutela legale degli ultimi e la deontologia del Difensore”), Consigliere COA E AMI Milano; Fabio Di Venosa -Investigatore privato (tema: “il ruolo dell’investigatore privato per fronteggiare e prevenire il fenomeno della violenza di genere”).
Nella società patriarcale italiana, dal punto di vista degli omicidi, le donne sono più vulnerabili all’interno dei nuclei familiari rispetto alle minacce rivolte da sconosciuti; metà e non tutti gli omicidi contro le donne proviene da un partner o ex tali, dimostrando come il movente passionale sia in proporzione la prima causa di morte violenta per le donne. Il fenomeno del femminicidio rappresenta una trista realtà sia in Italia che nel resto del mondo, evidenziando un grande problema all’interno della nostra società e della nostra cultura.
Un’emergenza sociale, che ogni anno causa numerose vittime della violenza domestica e della misoginia. Per questo è importante impegnarsi tutti e subito contro quelle radici culturali che normalizzano o in qualche modo cercano di giustificare la violenza contro le donne, in particolare quella tra le mura domestiche!