sabato, Aprile 26, 2025
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Le donne in Parlamento e in altre istituzioni di grande importanza, questo lo spirito per leggere quanto appresso

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Se si potesse parlare con Aristofane, il. commediografo greco vissuto a Atene intorno al terzo secolo prima di Cristo, sarebbe interessante sapere cosa pensa dello stato attuale di quanto si è sviluppato intorno alla costruzione fantastica del suo lavoro teatrale “le donne in parlamento”. Aveva visto lontano, quell’ Autore e le femministe di questo Evo, quelle ante e quelle post litteram, se credenti, dovrebbero ricordarlo nelle loro preghiere. Anche se é sotto gli occhi di tutti, è bene ricordare che il Gentil Sesso- si può chiamare ancora così?– è presente e quindi attivo in tutte le cabine di comando ovunque nel mondo. Le donne sono molto spesso in prima linea e la maggior parte di loro svolge egregiamente il suo mandato. Nelle situazioni più difficili sfoderano tutte le loro armi, che sono in numero maggiore rispetto a quelle degli omologhi di sesso maschile e, soprattutto, più performanti per venirne fuori. Così a capo della UE attualmente si trovano due leggiadre signore: la Presidente del Parlamento é la Signora Metsola e quella della Commissione la Signora Von der Leyen. Siccome è vero quanto affermano gli agricoltori, precisamente “non c’è due sensa tre, alla Presidenza della BCE siede con diligenza al fine di regolare il corso dell’euro in tutte le sue espressioni, la Signora Lagarde. Ne deriva che, ancora una volta, è ben citato il ragionamento che i giudici dei Tribunali operanti nella Roma imperiale erano soliti citare: “non si può costringere nessuno a risolvere casi impossibili”. Per la precisione la frase si articolava “nemo ad impossibilia tenetur”e tale espressione richiama una vecchia osservazione espressa nel contado ancora oggi. Essa avverte che è inutile tentare di costringere il gallo a fare le uova. É tempo perso. Qualcosa del genere sta accadendo tra Washington e Mosca; per abbondanza va confermato che l’allevatore opera dalla prima delle due città appena citate, mentre il piumato da di matto a Mosca. Riusciranno i due a trovare un minimo di intesa sulla questione Ucraina? É impossibile fare un pronostico in merito. È invece molto usato l’interrogativo retorico: “se Putin avesse indossato una gonna corta e scarpe con tacchi così alti da provocargli le vertigini, le cose sarebbero andate allo stesso modo.
Nota bene: l’abbigliamento di Putin é da considersi non en travesti, ma tale in quanto il personaggio non sarebbe uno zar, ma una zarina. Chissà se a quelle latitudini si realizzerà qualcosa del genere, soprattutto con nuovi metodi. E questo é quanto, piaccia oppure no.

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