L’incantevole borgo rurale medievale: Trisobbio in provincia di Alessandria nel Piemonte
Situato nel nord-ovest dell’Italia, nella Regione Piemonte, a 341 metri di altitudine in provincia di Alessandria, Trisobbio è un borgo antico medievale di aspetto rurale. Il borgo conta una popolazione di 675 abitanti. L’abitato presenta una particolare struttura avvolgente, situato nell’Alto Monferrato, tra le due valli Orba e Bormida e si sviluppa su tre anelli concentrici rispetto al vertice della collina, occupata dal Castello.
Una vecchia leggenda narra che il paese sia stato fondato da tre famiglie di uomini sobri, fratelli di sette uomini ebbri, fondatori di Strevi, da qui nasce il suo nome”Tres Sobri”. Più avanti i documenti, invece, attestano il nome a partire dal 1040 con il termine “Trexoblo”. In epoca medievale Trisobbio fu feudo dei Marchesi del Bosco; dal 1240 passò ai Malaspina e, successivamente, alla famiglia Boccaccio. Occupato dalle truppe francesi, seguì poi il Regno di Sardegna, fino all’Unità d’Italia del 1861.
Continuando la visita per le vie del Borgo, emerge in tutto il suo splendore il Palazzo Rossi Dogliotti che dal 1932 è diventato la sede comunale. Qui si può ammirare il loggiato e all’interno delle cantine un torchio del XIX secolo ben conservato. Più avanti, in una delle vie del borgo, si affaccia la Chiesa di San Giovanni Battista risalente all’XI secolo, la parrocchiale di Nostra Signora dell’Assunta con l’annesso oratorio del Santissimo Crocifisso, dove al suo interno si possono ammirare affreschi di notevole pregio dedicati alla Madonna, a vari Santi tra i quali Giovanni Battista, Francesco D’Assisi, Carlo Boromeo e alle Sante Chiara e Caterina di Siena, e tanto altro.
Di valore naturalistico ci sono: la sorgente del Sambuco, una fonte naturale che sgorga da una roccia di travertino ed il noce di San Giovanni, un albero secolare la cui storia è legata alla leggenda di un soldato che in questo luogo avrebbe nascosto un tesoro. Si dice che nella notte del 24 giugno, in cui si festeggia San Giovanni, l’albero secolare fiorisce…
Il castello di Trisibbio e la Fiera Nazionale del Tartufo Bianco
Trisobbio venne dominato dal suo imponente castello a difesa del territorio. Il castello con la sua suggestiva torre merlata sono il frutto di un importante intervento di restauro cosiddetto filologico, risalente al XX secolo ad opera dell’architetto Alfredo D’Andrade, modificando l’aspetto originario. L’antico splendore delle mura in contrapposizione ad elementi di design studiati per alterare l’aspetto originale donano sensazioni sincronizzate fra passato e modernità. Il paesaggio contribuisce ad attimi di tranquillità e intimità. In ogni parte del Castello si possono ammirare la catena delle Alpi Pennine tra cui il Monviso e Monte Rosa e le colline che, con i suoi colori e profumi, regalano una calma assicurata. Oggi la dimora accoglie bellissime stanze e nell’elegante ristorante vengono organizzati eventi e si possono conoscere ed apprezzare le tipicità locali.
La prelibatezza del tartufo bianco: qui a Trisobbio, nel meraviglioso borgo medievale festeggiato ad ottobre, con la Fiera Nazionale del Tartufo Bianco, una festa dedicata agli amanti del prestigioso tubero e all’eccellenza enogastronomica piemontese. Dopo più di 14 edizioni , tutti gli anni la Fiera ci incanta con i suoi prodotti tipici locali e artigianali selezionati con cura, numerosi angoli di degustazione sparsi per le vie del paese. Sicuramente l’ospite d’onore della Fiera è lui il protagonista: tartufo bianco, con i suoi stand di Trifulau, ove saranno presenti solo veri ricercatori del territorio per garantire agli acquirenti la migliore qualità del prodotto e certezza della sua provenienza. Altrettanto ampia sarà l’offerta gastronomica, dove si potranno infatti degustare un ottimo pranzo o un’indimenticabile cena a base di Tartufo. La festa è animata da numerose attività, tra cui l’esibizione dei fabbri ferrai e dei mastri falegnami, gli spettacoli in costume medievale ed i laboratori didattici per i bambini.
Il 14 luglio 2021, al Comune di Trisobbio è stato assegnato il riconoscimento di “Bandiera Arancione” Touring Club Italiano. Il Club svolge un grande compito, quello di prendersi cura dell’Italia come bene comune perché sia più conosciuta, attrattiva, competitiva e accogliente. Si occupa del tema dei borghi da oltre vent’anni, selezionando, certificando e promuovendo i piccoli Comuni. La Bandiera Arancione è pensata dal punto di vista del viaggiatore e della sua esperienza di visita. Viene assegnata alle piccole località dell’entroterra – con meno di 15mila abitanti – che non solo godono di un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, ma sanno offrire al turista un’accoglienza di qualità. Il marchio ha una validità temporanea: ogni tre anni i Comuni devono ripresentare la candidatura ed essere sottoposti all’analisi del TCI che verifica la sussistenza degli standard previsti. Per ora il Piemonte è in testa alla classifica delle regioni italiane, con il maggior numero di Bandiere Arancione assegnate.
…La natura dipinge per noi, giorno dopo giorno, immagini di infinita bellezza.
Viaggiare è come sognare: la differenza è che non tutti , al risveglio, ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva calda la memoria delle meta da cui è tornato.
BUON VIAGGIO!