Per fronteggiare l’emergenza delle liste d’attesa sempre più lunghe e difficili da gestire, l’ASL1 imperiese corre ai ripari e si affida alla sanità privata accreditata. Sono oltre 8.600 le prestazioni diagnostiche messe a bando in questi giorni per essere affidate a strutture esterne: si tratta in gran parte di risonanze magnetiche, ecografie e TAC, esami fondamentali per la diagnosi precoce e il monitoraggio di numerose patologie. L’obiettivo è chiaro: ridurre i tempi di attesa, che per molti cittadini si stanno prolungando ben oltre i limiti previsti dalle normative nazionali. Un problema noto in tutto il Paese, ma che nel Ponente ligure sta assumendo contorni particolarmente critici, anche a causa della cronica carenza di personale sanitario e della pressione costante sui reparti ospedalieri. Il piano straordinario dell’ASL1 rientra nelle misure previste dalla Regione Liguria per garantire l’accesso equo e tempestivo alle prestazioni sanitarie. Le strutture private interessate avranno il compito di assorbire parte della domanda attualmente inevasa, contribuendo ad alleggerire il carico delle strutture pubbliche. “È un passo necessario per dare risposte concrete ai cittadini ha dichiarato un portavoce dell’ASL1. Non possiamo permettere che i tempi di attesa diventino una barriera all’accesso alle cure”. Nei prossimi giorni saranno pubblicati i dettagli del bando e le modalità con cui i centri privati potranno candidarsi per l’affidamento delle prestazioni. Si prevede che l’intervento possa portare a un primo miglioramento già entro l’estate. Nel frattempo, restano sul tavolo le questioni strutturali: la carenza di medici, la necessità di rafforzare l’organico e di investire in tecnologie e infrastrutture. Ma per migliaia di pazienti in attesa, questa apertura ai privati rappresenta un primo segnale di svolta.
